domenica 16 settembre 2012

I Cohen pronti per la serie tv di Fargo: firmato l'accordo con FX


Invece che mesi, la gestazione è durata nove anni. Ma i fratelli Joel e Ethan Coenhanno dato prova di resistenza. E alla fine il capolavoro cinematografico “Fargo” (premio Oscar alla miglior sceneggiatura originale, 1996) avrà il suo atteso adattamento per il piccolo schermo. Ma sul fronte operativo i Coen hanno ancora la testa confusa:  gli studios della MGM inseguono il sogno di un “Fargo” televisivo dal 2003. Per l’adattamento era stata già ingaggiata Edie Falco, una delle nominate agli Emmy 2012 per il suo ruolo in Nurse Jackie. La Falco avrebbe dovuto intepretare il ruolo del capo della polizia. Incaricata della regia era Kathy Bates, ma quando Misery nei panni di regista cercò di spiegare la sua visione dell’episodio pilota, fu chiaro a tutti che non se ne sarebbe fatto niente. E il progetto naufragò.

Oggi, i fratelli sceneggiatori/autori hanno firmato un accordo con FX e si sentono più liberi. Supervisioneranno la serie in qualità di produttori esecutivi. Il pilot finisce direttamente nelle loro mani, ma scritto, come tutta la serie tv, da Noah Hawley, creatore di “Bones”, “The Unusuals” e “My Generation”.
Il film dei Coen è un raffinatissimo cult. Racconta di Jerry Lundegaard, uomo alle prese con la gestione di una concessionaria d’auto che, messo alle strette, opta, inevitabilmente, per il rapimento in famiglia. Chiedere e ottenere, dunque, un riscatto dall’odiato suocero. Ma il lavoro sporco (rapire l’ignara moglie) spetta a due malviventi che avrebbero bisogno di istruzioni, tanto sono maldestri. Intanto il capo della polizia Marge Gunderson, al settimo mese di gravidanza, investiga tra tormente di neve e paesaggi spettrali (indimenticabili gli esterni, fotografati tra Minnesota, North Dakota e Canada).
Il serial tv manterrà il tono da commedia drammatica, assicura Warren Littlefield, anche lui produttore per MGM Television e FX Prods. Non si conoscono ancora i nomi degli attori protagonisti ma di certo non sarà semplice rimpiazzare la brava Frances McDormand, moglie di Joel Coen, i due ladri imbranati interpretati da Steve Buscemi e Peter Stormare, e l’ottimo disperato William H. Macy. Pesano anche le sette nominations e le due statuette ricevute dalla versione cinematografica. La pellicola “indie”, al tempo, è stata rivelatrice del Grande Freddo americano, ricca di trovate dissacranti. L’attualità costringerà i Coen a ripensare figure come quella del gangster, fino a mettersi in contatto con il crepitio dell’America di Obama, depressa dalla disoccupazione.
MGM non ha grande interesse per la politica dei Coen, purché si proceda a suon di remake e reboot. Le intenzioni dei manager sono proprio quelle di tramutare in rifacimenti televisivi i loro film di successo, dagli anni Ottanta in su. Come “Teen Wolf” ora in onda su MTV, ma è in ballo anche un ritorno di “Fame”, grazie alla benedizione del produttore esecutivo di “American Idol”. Per i Coen la tv non finisce qui. Dopo “Fargo” ci attende “Harve Karbo” in preproduzione, e infine il cinema con una indagine sulla musica folk nella New York anni Sessanta. Nel cast di “Inside Llewyn Davis” (2013) confermati gli interpreti Carey Mulligan, Justin Timberlake, Garrett Hedlund, John Goodman e Oscar Isaac.

lunedì 10 settembre 2012

Out of the blue: Movieset - Occhio al furgoncino di Bavaria


All’improvviso, inaspettatamente, di punto in bianco potresti essere fermato mentre stai aspettando l’autobus, prendendo la metro, correndo al lavoro, comprando il giornale o facendo la spesa. Per fare cosa? Per diventare una celebrity! Quindi state sempre allerta milanesi incallitti e non uscite senza trucco! Bavaria, la nota birra olandese, potrebbe portarvi alla ribalta. Gira, infatti, per le stade di Milano una simpatica ed agguerrita troupe pronta a riprendervi nelle vostre azioni quotidiane per dargli la meritata cornice cinematrografica con spirito di puro divertimento e improvvisazione. Siamo o non siamo anche noi le star della nostra vita!?
Ora che siete al corrente di questa divertente iniziativa, sono curioso di vedere se riuscirete ancora a camminare tranquilli per strada o se vi sentirete sempre potenziali protagonist set improvvisati da Bavaria.
Pensateci bene ogni volta che uscite in strada: il furgoncino azzurro di Bavaria – Out of the blue potrebbe essere proprio dietro l’angolo ad attendervi per mettervi al centro di un’inaspettata candid camera, quindi non fatevi trovare impreparati!!!
Per seguire la filosofia di Bavaria andate sulla pagina Facebook della famosa birra o sul canale Yotube http://www.youtube.com/user/bavariaootb?feature=results_main
Tra l’altro sulla pagina Facebook è possibile trovare altri simpaticissimi video che hanno come protagonist persone normalissime che si improvvisano attori per poche riprese…vediamo se voi sarete in grado in fare di meglio…
Ecco un video con qualche esempio


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sabato 1 settembre 2012

The Iceman: Il Killer Shannon


Applausi alla proiezione per i critici, poco dopo quasi un’ovazione all’incontro stampa. No, non è George Clooney, ormai di casa qui. L’entusiasmo è tutto per Michael Shannon. Trentotto anni, da Lexington (Kentucky), quasi due metri d’altezza, un viso che inquieta e fa paura, anche per il leggero strabismo che rende lo sguardo disturbante, Shannon è sbarcato al Lido fuori concorso con “The Iceman” di Ariel Vromen. Una sorta di fosco romanzo criminale un po’ alla Scorsese di “Quei bravi ragazzi”. Racconta la terribile storia di Richard Kuklinski, sanguinario killer al servizio della mafia newyorkese, un tipaccio di origini polacche morto in carcere nel 2006, scontando due ergastoli per aver ammazzato almeno 100 persone, forse più. La locandina lo definisce «loving husband, devoted father, ruthless killer»; sul buon marito e sul padre premuroso è arduo pronunciarsi, di sicuro, vittima di un’infanzia infelice, tutta botte e vessazioni, diventò un sicario feroce e implacabile. Unico scrupolo: «Non uccido donne e bambini, devo difendere la mia reputazione» come sentiamo in una scena del film.

Autentico campione dell’omicidio, Kuklinski usava di tutto: revolver, fucili, bombe a mano, mitragliette e cianuro se doveva agire in fretta; mazze, coltelli, spacca mandibole, calci, topi affamati e sacchetti di plastica se veniva richiesto un supplemento di sofferenza. Freddo come il ghiaccio, congelava i corpi delle vittime e li faceva a pezzi perché non si risalisse alla data delle uccisioni.  Non deve essere stato difficile per Shannon, con quella faccia, calarsi nel ruolo del killer, anche se l’attore, sposato con l’attrice Kate Arrington e padre della piccola Sylvia, nella vita normale pare sia tenero e sorridente. In effetti ha la stoffa per diventare il nuovo Christopher Walken, uno di quei “vilain” da cinema che praticano le sfumature nevrotiche, l’ambiguità morale, lo strazio interiore. Dal 1993 a oggi ha girato circa quaranta film, con registi come Curtis Hanson, Oliver Stone e Sam Mendes, ma solo di recente ha compiuto il grande salto che probabilmente lo porterà all’Oscar. Tuttavia i suoi film migliori continuano a non spiccare al botteghino. Alzi la mano chi ha visto “Take Shelter” di Jeff Nichols, ansiogeno thriller dell’anima con premonizione incorporata? Magari lo ricorderete nella serie tv “Boardwalk Empire – L’impero del crimine”, dove cesella il tormentato e devoto agente Fbi Nelson Van Alden, impegnato a dare la caccia ai contrabbandieri di whisky in pieno Proibizionismo e insieme ai propri fantasmi sessuali repressi col cilicio. Alquanto disturbato, eppure capace di cogliere le incrinature di un fasullo American Dream, appariva anche in “Revolutionary Road”.
Shannon è uno di quegli attori che incutono parecchia ansia: per il furore represso pronto a scatenarsi, per la gestualità trattenuta che nasconde alterazioni, psicosi, dissociazioni. Lui quasi ci scherza sopra, seduto al tavolo insieme al regista israeliano e ai coprotagonisti Ray Liotta e Winona Ryder. La quale confessa: «Con Michael non sai mai cosa succederà sul set, non parla tanto, si chiude in una sorta di spazio interiore, pronto a esplodere per catapultarti dentro la scena». Shannon sorride. «Non vado a recitare con l’idea di fare paura. Mi piace catturare la complessità di un personaggio, e Kuklinski a suo modo era complesso. Diventò un killer perché pensava di non saper far altro nella vita, sfogava la rabbia in eccesso uccidendo persone colpevoli almeno quanto lui». 

venerdì 31 agosto 2012

Ultimi giorni alla Casa del Cinema per la rassegna “CIAO, MASCHIO” di Adolfo Franzò


La Casa del Cinema – struttura promossa dall’Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico di Roma Capitale con la collaborazione dell’Assessorato alla Cultura, Arte e Sport della Regione Lazio e del Dipartimento della Gioventù – Presidenza del Consiglio dei Ministri, con la direzione artistica di Caterina d’Amico e la gestione di Zètema Progetto Cultura – ospita dal 3 luglio all’11 settembre 2012 la personale fotografica di Adolfo Franzò “CIAO MASCHIO”, una galleria di 42 immagini in bianco e nero dei protagonisti maschili del cinema italiano degli ultimi anni.
L’esposizione è stata precedentemente ospitata “Festival du Film Italien de Villerupt”.
La mostra sarà accompagnata dall’omonima rassegna cinematografica ospitata dal 3 al 6 luglio nella Sala Deluxe e tutti i martedì dal 10 luglio all’11 settembre nel Teatro all’aperto.
“Un po’ per gioco e un po’ per piacere, per il titolo di questa mia personale fotografica ho voluto prendere in prestito quello di uno dei film Italiani più noti e celebrati nel mondo, in omaggio al grande maestro Marco Ferreri. La realizzazione della mostra è un mio viaggio fotografico per ritratti, rigorosamente in bianco e nero, attraverso nomi, volti, espressioni, sguardi, movenze, attimi, che sono andati a creare quest’originale ed unica galleria di immagini relative agli attori “maschi” più in evidenza del Cinema Italiano di questi ultimi anni. I vari Favino, Accorsi, Scamarcio, Germano, Rossi Stuart, Bova, Argentero, Boni, Santamaria e via dicendo, in questa mostra rappresentano la generazione più recente ed attuale, affiancati ed accompagnati in un ideale passaggio di testimone dai Buzzanca, Giannini, Bentivoglio, Abatantuono, Fantastichini.
Senza nulla togliere a tutti gli altri, il rappresentante per eccellenza di questa “mascolinità” cinematografica Italiana rimane senza dubbio Lando Buzzanca, indimenticabile e ironico interprete de “Il Merlo Maschio”, che dall’espressione dello sguardo nella foto, mantiene tuttora quell’inimitabile verve maschia meridionale tipica della sua professionalità d’attore. Per contro in tutte le immagini che ho realizzato agli attori della cosiddetta nuova generazione, il fascino e la seduttività dell’essere maschio viene fuori dagli sguardi in una maniera, sì decisa, ma più sottintesa, soffusa, meno ostentata e a volte quasi attonita; come a rifare il verso proprio al titolo di questa mia personale fotografica.
Dal punto di vista tecnico-emotivo, ovviamente ogni singola immagine di questa mostra ha dietro di sé sensazioni, aspetti e ricordi differenti, legati soprattutto al rapporto di complicità e fiducia che si è istintivamente creato con ogni attore al momento degli scatti: chi è stato più ironico, chi più rigido o formale, chi più timido o schivo, chi più vanesio, chi più professionale, chi più sbrigativo, ma comunque tutti infine sedotti dall’irresistibile fascino della macchina fotografica.
Poter radunare questa galleria di nomi in un’unica mostra non è stato compito semplice; ogni singolo ritratto è la scelta finale estrapolata da servizi realizzati durante la mia trentennale carriera di fotografo ritrattista per prestigiosi magazines italiani o stranieri. Ogni singolo servizio da me prodotto, inoltre, è frutto della commistione di decine di email, telefonate, appuntamenti, disdette, nuovi appuntamenti, richieste degli agenti, richieste degli attori, ricerca di location giuste o improvvisate per esigenze di tempo, viaggi, clima e meteo in esterni, stylist e non, truccatori e non, assistenti, assistenti degli assistenti, visione-selezione-scelta-approvazione delle foto …. et voilà, eccoci qui con questa mia personale sul Cinema Italiano ritratto al maschile.
Credo e spero di aver colto in ognuno degli attori qui ritratti la loro più essenziale “maschia” istintività nel posare davanti al mio obiettivo, cercando di farla venir fuori nel miglior modo possibile magari attraverso un semplice sguardo, un’improvvisata postura, un sottinteso movimento della testa, una barba trascurata, una luce giocata ad arte”.

mercoledì 1 agosto 2012

Il ritmo dell’estate 2012 si tiene con “la cabeza”!



Altro che Ai se eu te pego! Il ritmo dell’estate 2012 si tiene con “la cabeza”!
Moreno Ramirez ha tutte le carte per diventare il re del nuovo tormentone di questa calda estate.
Agosto, il mese più caldo delle nostre estati, è alle porte, in ufficio sono sempre tutti più nervosi e il carico di lavoro non sembra mai diminuire anzi…nervosismo, litigate e attacchi di ansia sono all’ordine del giorno? Vi capisco…per non parlare del mal di stomaco, mal di gola e raffreddore da aria condizionare e mal di testa 24 ore su 24!
Basta! Non perdiamo più tempo! Sole, mare, allegria, divertimento devono essere le parole chiave delle nostre vacanze! E come dice giustamente Ramirez il rimedio è l’amore! Boom boom boom boom!
Sulla pagina Facebook de “La Cabeza” è possibile scaricare la hit dell'estate gratuitamente! http://www.facebook.com/pages/LaCabeza/251887824925482 
Il brano è già sul mio iPod e mi accompagnerà nelle mie giornate di vacanza in riva al mare e in macchina per destinazioni di pace e relax lontano da tutto e tutti! Allora avete ascoltate “La Cabeza”? è o non è il vincitore delle hit summer 2012?




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sabato 9 giugno 2012

"L’ERA GLACIALE 4: CONTINENTI ALLA DERIVA” IN 3D IN ANTEPRIMA AL GFF



Una rocambolesca e divertente avventura in anteprima al Giffoni Film Festival il 22 luglio con “L’Era Glaciale 4: continenti alla deriva in 3D”, diretto da Steve Martino e Mike Thurmeier, nelle sale italiane il prossimo 28 settembre.

Anche quest'anno la 20th Century Fox conferma il forte legame con il festival di Giffoni, la manifestazione di cinema per ragazzi più importante al mondo, portando la première del nuovo capitolo dell'esilarante serie animata, dopo aver entusiasmato il pubblico del GFF nel 2009 con “L’era glaciale 3: l’alba dei dinosauri”. Protagonisti sono ancora l'ormai leggendario scoiattolo Scrat e il bradipo Sid, i cui pupazzi, per la gioia dei giurati più piccoli, arriveranno, in occasione della proiezione, alla Cittadella del Cinema del Giffoni Film Festival, in programma dal 14 al 24 luglio e diretto da Claudio Gubitosi.
Un pezzo di iceberg alla deriva in una folle tempesta, con annesso granchio preistorico spaventato a morte: le spettacolari clip del nuovo episodio, distribuite proprio in questi giorni, stanno facendo crescere ancora di più l'attesa e la curiosità per l'arrivo de “L’Era Glaciale 4” in Italia. Saranno molte le novità di questo quarto capitolo della saga preistorica che ruota sempre attorno a loro, ovvero Manny, Sid, Diego, Ellie e Scrat, pronti ad imbarcarsi in una nuova avventura che vede i continenti iniziare a staccarsi per prendere la forma che noi conosciamo. Alcuni anni dopo gli eventi narrati in “L’Era Glaciale 3: l’alba dei dinosauri”, l’eterna caccia di Scrat alla sua inafferrabile ghianda ha delle conseguenze catastrofiche per il mondo intero: Scrat causerà involontariamente la deriva dei continenti e Manny (il mammut), Diego (la tigre dai denti a sciabola) e Sid si ritroveranno improvvisamente sperduti a bordo di una “zattera di ghiaccio” in mezzo all’oceano. La loro missione sarà ritrovare Ellie e Pesca, rispettivamente compagna e figlia del mammut, separate dal resto del gruppo durante il terremoto. Sulla scia di queste peripezie, Sid riabbraccerà la sua bisbetica nonna, Diego troverà l’amore nella tigre Shira,  ma sulla strada dei nostri eroi si metterà una pericolosa ciurma di pirati decisi a fermarli e a impedire loro di tornare a casa.

domenica 3 giugno 2012

Man In Black: terzo episodio...primo al botteghino

Pur con incassi meno soddisfacenti della prima settimana, Men in Black 3 si conferma al primo posto in Italia davanti alla new entry Lorax. Buon esordio per Biancaneve e il cacciatore in USA, dove The Avengers raggiunge il terzo posto di sempre.


Più del sole e delle code sulle strade, sono gli incassi del week-end a rappresentare i primi segnali dell'arrivo dell'estate. Uno scenario in cui Men in Black 3 riesce a confermarsi al primo posto, ma con numeri molto meno interessanti del week-end di esordio, ma basta guardare già al secondo posto di Lorax - Il guardiano della foresta per notare una media per sala davvero basso. Un problema che accomuna anche Viaggio in Paradiso, ma anche due film usciti la scorsa settimana, come Cosmopolis e Attack the Block - Invasione aliena, che si assestano intorno ai 500 euro per sala. Un po' meglio le altre novità della settimana, Killer Elite e Marilyn, che si assestano al quarto e quinto posto della classifica.

Situazione diversa in USA, dove Biancaneve e il cacciatore non solo si afferma, come prevedibile, in prima posizione, ma ottiene la quarta miglior apertura dell'anno con un totale di 56 milioni di dollari di incasso. Alle sue spalle troviamo ancora Men in Black 3 e The Avengers, che mentengono piuttosto bene, tanto che il film di Joss Whedon, con questi ulteriori 20 milioni, riesce a raggiungere il terzo posto nella classifica di tutti i tempi, dietro Avatar e Titanic.
Deludente l'altra uscita della settimana: For Greater Glory, che non va oltre la decima posizione