giovedì 16 giugno 2011

Corso su Lady Gaga all'University of South Carolina


Nel giorno in cui tutti parlano del fatto che Lady Gaga è la vip più pagata al mondo sotto i trenta anni d'età (con 90 milioni di dollari l'anno la cantante, famosa per il proprio abbigliamento eccentrico, conquista il titolo di regina della classifica Forbes delle celebrità under 30 più pagate al mondo), c'è qualcosa di forse ancor più sconvolgente che riguarda l'artista (scusate il ghigno) americana.



Ebbene si: un corso di “gagalogia” debutta all’Università americana della Carolina del Sud: si intitola “Lady Gaga e la sociologia della celebrità (Lady Gaga and the Sociology of Fame”.

Il professore che tiene il corso, Matthieu Deflem, 49 anni, è un fan della cantante (che ha incontrato cinque volte e della quale ha seguito 29 concerti) ma segue la musica pop da sempre: “La celebrità di Lady Gaga è un fenomeno d’attualità che ben si lega agli interessi degli studenti”, spiega riguardo al suo nuovo corso.


Deflem negli ultimi 15 anni ha tenuto corsi sul terrorismo e il diritto internazionale. La sua svolta in nome del “gagaismo” è “sociologicamente pertinente come soggetto di studi perché riguarda la cultura popolare e le condizioni attuali della celebrità”. 

L’ascesa di Lady Gaga, secondo lui, è unica nel suo genere per il ruolo che vi hanno giocato “internet e le nuove tecnologie”. E gli studenti che ne pensano? Pare che siano interessati e che guardino con occhio curioso e favorevole alla novità. Soprattutto dal momento che sta portando pubblicità e visibilità all’università. 

Dove andremo a finire...

mercoledì 15 giugno 2011

Le Gru Village: musica e risate!!!

Bisogna iniziare a lasciare aperte le finestre di notte, forse anche ad accendere ventilatori o condizionatori, ci si veste leggeri e la sera si ha più voglia di stare fuori casa fino a tardi…beh anche quest’anno è arrivata l’estate!!! Giornate più lunghe, voglia di partire ma soprattutto tanta voglia di divertirsi, magari proprio  all'aria aperta. E proprio qui vi volevo…per chi ha voglia di trascorrere qualche serata fuori casa sta per partire il Festival Gru Village 2011. Ci sarà davvero di tutto: dagli spettacoli di famosi comici italiani fino a concerti di rock, jazz ed anche reggae.

Fra gli eventi musicali in programma che più mi hanno colpito ci sono due concerti che consiglio assolutamente di non perdere:
Mercoledì 20 Luglio ci sarà l’unica data italiana degli OKGO!, l gruppo targato Usa che ha conquistato la scena dell’alternative rock: sono quelli dai video sfiziosissimi, spesso diventati anche fenomeni virali sul web!
Ma soprattutto il 15 Luglio ci sarà  il grande Peter Hook, bassista e fondatore dei mitici Joy Division (nonchè uno dei miei musicisti preferiti!) che insieme ad una nuova formazione esegurà brani di uno dei miei dischi preferiti, “Closer”.
Per quanto riguarda gli spettacoli invece, non posso che consigliare a chiunque voglia trascorrere una serata in compagnia di un comico che è ormai diventato uno dei “mostri sacri” della satira: il 22 Luglio, replicherà al sold out del giorno prima, Maurizio Crozza con uno lo show “Fenomeni”.  Il comico Genovese, apripista di Ballarò e conduttore di diversi programmi televisivi, racconterà l’Italia appunto attraverso I suoi fenomeni.

Fenomeni, quanti. Alcuni celebri, come Scajola, che acquistano case a loro insaputa, e se beccano chi è stato vogliono fargliela pagare. Un’altra volta? O come Denis Verdini, che ha più accuse del mostro di Milwaukee e non si dimette “perché non ho questa mentalità”.
O come quelli che bloccano un Paese per una casa da 60 metri a Montecarlo, ma anche quelli che hanno il cognato con la casa a Montecarlo e ci hanno messo cinquant’anni a capire che Mussolini era il male assoluto, venti a capire che Berlusconi è il male relativo, e solo un estate per sospettare che il cognato sia un male…detto.
Questa era una breve sinossi (se così si può chiamare) di quello che accadrà all'interno della manifestazione Le Gru  in occasione di uno spettacolo che ha già l’aria di essere uno dei più divertenti ai quali ho mai assistito. Già lo so! Ovviamente il buon Crozza non risparmierà le imitazioni storiche, come quella di Brunetta o del padrino, che ci ha già proposto in trasmissioni come “Crozza Italia”.
Nello scenario del Gru Village di Torino, che sarà aperto dal 18 Giugno al 6 Agosto, potrete gustare questi e tanti altri eventi, su di un palco di 200mq fronteggiato da uno spazio aperto per ballare durante i concerti pop e rock e che, si trasforma in platea per gli appuntamenti di cabaret o per i concerti jazz. Il pubblico potrà approfittare anche di spazi espositivi vari, gelaterie e cocktail bar, o potrà chiacchierare nella zona chill-out, allestita come un vero e proprio salotto con comode poltrone in vimini e ombrosi gazebo per rilassarsi in un’atmosfera da giardino.
Cosa aspettate, visitate il sito e scegliete lo spettacolo che più vi aggrada… Gru Village sta per partire!

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martedì 7 giugno 2011

Paul: gli alieni visti da Mottola!!!

Greg Mottola dirige il duo Pegg-Frost in un’avventura on the road dal sapore spiccatamente comico. Ne viene fuori una commedia che strizza l’occhio all’universo nerd e che prende di mira gli schemi standardizzati dei fantastic movie “Spielberghiani“.


Chiariamo subito: Paul non è un film per nerd fissati con gli alieni! O meglio: lo è, ma solo se i fissati in questione riescono a prendere la vita con ironia, quasi con superficialità.
Solo con quest’atteggiamento si riesce infatti ad apprezzare il fatto che i due protagonisti, due inglesi amici per la pelle, altro non sono che dei nerd fissati con gli alieni (sono rispettivamente scrittore ed illustratore di fumetti proprio a carattere fantascientifico), e che il loro viaggio verso il ComiCon di San Diego sarà una spassosafull immersion in tutte quelle convinzioni sugli extraterrestri che da anni ci vengono inculcate dai media e dai governi attraverso quelle immagini a carattere quasi iconoclasta a cui siamo ormai abituati. 
L’amicizia che nasce tra i due protagonisti e l’alieno che si troveranno a scarrozzare per mezza America si basa proprio sul fatto che il piccolo extraterrestre è riuscito a scappare dall’area governativa nella quale era rinchiuso da circa 40 anni e all’interno della quale era costretto a collaborare con il governo, forse proprio per far abituare il il pianeta Terra alla sua immagine, alla sua presenza. Ne deriva tutta una serie di luoghi comuni visti e rivisti in migliaia di film che trattano il tema “incontri ravvicinati”, compreso l’annoso conflitto tra fede e scienza che si risolve in una serie di battute alle quali nemmeno il più convinto dei cattolici saprebbe rispondere. A condire il tutto c’è l’immancabile “armata brancaleone” di agenti speciali/federali che non perde mai occasione di vedersi sopraffatta dall’insensata disorganizzazione, e superficialità appunto, del geniale e scapestrato duo interpretato da Simon Pegg e Nick Frost, già consolidato in capolavori del genere demenziale come L’Alba dei morti dementi e Hot fuzz. 
La direzione di Mottola è divertente, non c’è che dire, però c’è qualcosa che non convince: la sensazione è che quell’aurea di superficialità che riveste i due protagonisti vada a contagiare anche il lavoro registico ed il risultato rischia di essere un pentolone carico di spunti divertenti che stenta però ad esplodere. Oltre alla presa in giro di un genere, quello fantasy, ridotto all’ostinazione verso certi schemi propria di un regista del calibro di Spielberg (è geniale la scena in cui si vede il povero Paul costretto a fornire spunti al regista americano via radio/telefono) ed oltre alla coraggiosa maturità mostrata dall’ancora cerebralmente infantile coppia geek inglese, il film non regala altre emozioni. Se non si sconfina nella più esagerata demenza (alla quale il regista e gli attori ci hanno abituati su altri schermi) ed allo stesso tempo non si realizza a pieno nemmeno uno scontro/incontro su temi come l’evoluzione scientifica contro le convinzioni religiose, questo lato della medaglia viene soltanto accennato in alcune conversazioni tra l’alieno ed i protagonisti nel momento in cui bisognerà “convertire” alla causa la new entry Kristen Wiig, il tutto scorre via come l’ennesima commedia nel tipico stile road movie americano: nulla di male per carità, anzi bisogna ammettere che è davvero divertente, però sembra quasi che l’intelligenza sfrenata del duo sceneggiatore Pegg-Forst rimanga intrappolata all’interno della “banale” commedia. La sensazione è che l’affermato trio avrebbe potuto dare qualcosa di più dal punto di vista emotivo e riflessivo. 
La voce dell’alieno Paul nel film originale è di Seth Rogen, comico del momento e protagonista di svariate commedie americane (Zack e MiriMolto incinta, etc…) , mentre nella versione italiana è di Elio di Elio e le Storie Tese.