mercoledì 24 novembre 2010

Cortinametraggio 2011: Dal 23 al 26 Marzo. I corti sotto la lente


Hai nel cassetto un cortometraggio fresco e leggero, che può inserirsi a pieno titolo nella tradizione della nuova commedia all'italiana?
Partecipa con il tuo lavoro alla sezione Corticomedy di Cortinametraggio: avrai a tua disposizione una vetrina d'eccezione per farti conoscere al grande pubblico e agli addetti ai lavori, la stessa che ospiterà le proiezioni dei cortometraggi finalisti dei Nastri d'Argento.


IL CONCORSO: La partecipazione a Corticomedy è gratuita e aperta a tutti i cortometraggi dal mood spensierato e allegro della durata massima di 15 minuti.

DEADLINE: Le opere dovranno pervenire entro il 10/02/2011 (in dvd e accompagnate dalla relativa entry form) all'indirizzo: Associazione Cortinametraggio, via Pozzo del Mare 1, 34121 Trieste.

PREMI: Al regista del miglior cortometraggio pervenuto sarà offerto un weekend per 2 persone in un hotel di Cortina d'Ampezzo.


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Nessuna speranza, nessuna paura: docufilm sulla scena rap romana


Inserito nella sezione “L’altro Cinema – Extra” del Festival del Cinema di Roma 2010 e presentato in anteprima alla Casa del Cinema il 1 Novembre, Nessuna speranza, nessuna paura è il film – documentario  di Stefano Pistolini che racconta l’evoluzione e l’affermazione della scena hip hop romana.

L’affascinante e multiforme mondo del rap capitolino ci viene raccontato in maniera schietta e diretta da uno degli esponenti più accesi di questa scena, uno che tra le rime in romano si può dire ci sia nato e cresciuto: stiamo parlando di Paolo Martinelli aka Chef Ragoo (come non ricordarlo nella parte di Zombi in Zora la vampira, con Carlo Verdone, per la regia dei Manetti Bros.).  Uno che nella sua carriera artistica si è alternato tra punk, rap e poi di nuovo punk.
Il film prende dunque la forma di una “chiacchierata” con un rapper (o dovremmo dire ex rapper? Chissà) che ci racconta in modo malinconico, forse crudo, ma con il sorriso di chi ha fatto della passione per questo genere una ragion di vita, una scena sconosciuta ai più ma che arde ormai da anni, proponendo alla ribalta di volta in volta nomi nuovi, provenienti dalle periferie, o per meglio dire dalle borgate, di una Roma tutta da conoscere per poterla apprezzare. Accompagnato da colonne sonore rigorosamente rap con spezzoni di live che si incastonano nel racconto, il regista, romano anche lui, si serve di questa coinvolgente voce narrante per descrivere l’evoluzione di questo genere di nicchia; evoluzione che riguarda non solo la musica ma anche, e soprattutto, il linguaggio, lo stile e tutto l’universo di comunicazione che si nasconde dietro un testo in rime scritto in dialetto (o dovremmo dire lingua?) romano. Attaccamento al territorio, rispetto reciproco, voglia di far sentire la propria voce sono solo alcune delle ragioni che spingono un artista a fare rap e a farlo nella maniera in cui lo fa gente come i Colle der Fomento, i Trceboys, Chef Ragoo stesso. Quella descritta nel film di Pistolini non è gente che si siede a tavolino per sfornare il disco dell’anno, per vendere milioni di copie o per conquistare le folle; è gente che si rivolge perlopiù ad un determinato pubblico e che trasmette messaggi di  vitale importanza sociale sottoforma di creative rime in lingua romana. Tolto di mezzo il fine economico, quello che rimane evidente è il solo scopo e la sola voglia chiaramente esplicita di questi ragazzi: comunicare. Comunicare il disagio che si sta vivendo, le sensazioni che si stanno provando, le sofferenze personali e i rimedi evasivi per superarle ma a volte anche il semplice svago, il “cazzeggio”.

Lo stesso Pistolini afferma : “attraverso lo sguardo di uno dei suoi protagonisti ho cercato di raccontare una Roma segreta, di strada, quasi pasoliniana. Volevo parlare di un mondo musicale lontano dai riflettori e dalle masse”. “Nell’epoca di X-Factor - aggiunge - ecco delle persone che hanno quasi ricercato l’anonimato, scansato il successo facile e usato la lingua romana come strumento, come veicolo di messaggi sociali e politici”.
Nessuna speranza, nessuna paura è prodotto da Darallouche Film e racconta dunque tre storie che ben si intrecciano nello svolgimento dell’intervista/racconto di Paolo Martinelli: ce n’è una che parla proprio del protagonista, Chef Ragoo, del suo amore per la scena rap e  del suo camaleontico percorso artistico; un’altra ci immerge nel panorama hip hop capitolino e ci spiega la sua evoluzione dagli anni Novanta fino ad oggi, descrivendoci i suoi vizi e le sue virtù attraverso un punto di vista interno alla scena stessa; ed infine la terza storia è incentrata su Roma e sulla romanità: sui mille spunti che da ogni angolo e scorcio di questa città fanno da ispirazione proprio ai rappettari che la raccontano in rima, rigorosamente in romano, alternando volgarità e poesia, “fero e piuma”, amore e odio.
Fieri, di certo, di essere dei contemporanei poeti di strada.

martedì 23 novembre 2010

Ian Mc Ewan incontra gli studenti a Lettere

Venerdì 26 novembre presso l'aula 1 dell'edificio di Lettere, Ian McEwan incontrerà gli studenti in occasione della prima rappresentazione in Italia di For You, l'opera in due atti tratta da un libretto composto dal romanziere britannico su musica del compositore Michael Berkeley.
Ian McEwan è lo scrittore britannico contemporaneo più affermato in campo internazionale, conosciuto per romanzi come Cortesie per gli ospiti, Bambini nel tempo, L'amore fatale, Espiazione, Sabato, Chesil Beach e il recentissimo Solar.

L'incontro sarà coordinato da Isabella Imperiali, docente di Storia del teatro inglese alla Sapienza, e vedrà la presenza, oltre che di McEwan, del compositore Michael Berkeley e di due consiglieri artistici dell'Istituzione universitaria dei concerti, il musicologo e vicepreside della facoltà di Filosofia, lettere, scienze umanistiche e studi orientali Franco Piperno e il compositore Nicola Sani.

For You è coprodotta dalla Iuc e dall'Accademia filarmonica romana in collaborazione con il British Council e sarà in scena al Teatro Olimpico giovedì 25 novembre alle ore 21.00 e sabato 27 novembre alle ore 17.30

E' di particolare rilievo il fatto che gli studenti universitari e i giovani under 30 possono comprare il biglietto a solo 10 euro per lo spettacolo di sabato 27 novembre.

domenica 14 novembre 2010

Festival del Cinema dei diritti umani. A Napoli dal 9 al 16 Novembre



Sebbene il luogo principale del Festival del Cinema dei Diritti Umani sia il Forum delle Culture Napoli 2013 (in vico G. Maffei 18), gran parte della città sarà coinvolta nella manifestazione, prestando gli spazi per le proiezioni e i vari incontri. Incentrato sul tema dei diritti universali e sulla crisi globale, il festival è articolato in tre sezioni: la prima porterà il cinema nelle periferie, la seconda, competitiva, è quella in cui verranno esposti documentari e fiction, mentre la terza, internazionale, ospiterà sette nazioni del mondo, con rappresentanti delle società civili di Europa, Asia, Sud America  e Asia.

venerdì 12 novembre 2010

Ecco i vincitori del quinto Festival Internazionale del Film di Roma



Il Marco Aurelio d`oro come miglior film della quinta edizione del Festival Internazionale del Film di Roma è andato a Kill Me Please di Olias Barco. Dato per vincente, da subito, In a Better World di Susanne Bier ha conquistato, invece, il Gran premio della giuria e quello del pubblico. Premiato  Toni Servillo, per la sua interpretazione in Una vita tranquilla di Claudio Cupellini, con il Marc`Aurelio d`oro della giuria al miglior attore, mentre lo speculare premio alla migliore attrice dovrà dividerselo l`intero cast di Las Buenas hierbas di María Novaro. Premio Speciale della Giuria a Poll di Chris Kraus e Targa Speciale del Presidente della Repubblica Italiana al film che meglio mette in rilievo i valori umani e sociali a Dog Sweat di Hossein Keshavarz. Per quanto riguarda i premi collaterali, I Want to be a Soldier di Christian Molina vince il Marc`Aurelio Alice nella città sotto i 12 anni, mentre a Adem di Hans Van Nuffel va Alice nella città sopra i 12 anni. Miglior documentario della sezione l`Altro cinema – Extra, assegnato dalla giuria internazionale diretta da Folco Quilici, a De Regenmakers di Loris-Jan Van Luyn. Marc`Aurelio esordienti per il miglior interprete o miglior regista alla sua opera prima al danese Kaspar Munk per Hold Om Mig
 

E' morto Dino De Laurentiis. Ultimo saluto al più grande produttore cinematografico italiano.

E` morto ieri, a Los Angeles, il produttore Dino De Laurentiis, aveva 91 anni. Nato a Torre Annunziata l`8 agosto del 1919, nella sua lunga carriera, iniziata con L`amore canta (1941) di Ferdinando Maria Poggioli, ha prodotto 166 film. Dai grandi capolavori del cinema italiano, citiamo almeno La grande guerra di Monicelli e Le notti di Cabiria di Fellini, a film americani di culto quali Velluto blu di David Lynch, Manhunter – Frammenti di un omicidio di Michael Mann e L`anno del dragone di Michael Cimino, il lavoro di De Laurentiis ha profondamente segnato la storia del cinema mondiale. Prima in Italia, in coppia con Carlo Ponti, con cui, nel 1948 diede vita alla Ponti-De Laurentiis, producendo, tra gli altri, Europa `51 di Roberto Rossellini, Anni facili di Luigi Zampa, Anna di Alberto Lattuada, L`oro di Napoli di Vittorio De Sica, La strada e Le notti di Cabiria di Federico Fellini, entrambi insigniti dell`Oscar al miglior film straniero. E più tradi – quando la legge Corona impediva le coproduzioni italoamericane – in America, dando vita a successi quali Serpico di Sidney Lumet, La zona morta di David Cronenberg, Flash Gordon di Mike Hodges e L`armata delle tenebre di Sam Raimi. Nel 2001 ricevette l`Irving G. Thalberg Memorial Award e nel 2003 il Leone d`oro alla carriera dalla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia.