mercoledì 26 ottobre 2011


Nuova tappa per il workshop firmato Lady Burlesque on Tour, l’iniziativa promossa da Europroduzione dopo il successo televisivo di Sky “Lady Burlesque”.



A raccontare tutti i trucchi per sedurre con divertimento e ironia sarà Deeva Kant, una delle concorrenti del fortunato reality televisivo. Si potrà così entrare nel vivo del burlesque – che vede la sua rinascita negli ultimi anni grazie ad artiste del calibro di Dita Von Teese e Dirty Martini – imparando a costruire i numeri, a scegliere gli abiti, a truccarsi e a creare le giuste coreografie.  
L’appuntamento è per sabato 22 ottobre dalle 15.30 alle 18.30 presso l’arcobalenodanza, Via Solari, 6 a Milano. 
Il progetto Lady Burlesque on Tour è lo spettacolo itinerante con le protagoniste del talent show televisivo – primo format al mondo interamente dedicato all’arte del burlesque – prodotto per Sky Uno da Europroduzione TV.

venerdì 21 ottobre 2011

Social King 2.0: Rai2 si tinge di social

Dal 23 Ottobre torna in onda su Rai 2 con la sua seconda edizione uno dei programmi che più mi ha appassionato la scorsa stagione… Social King (stavolta sarà 2.0!). La fascia oraria della trasmissione non mi spaventa più di tanto… certo la domenica mattina alle 9:20 sembra azzardato come orario, ma tanto a quell’ora basterà accendere il televisore comodamente sdraiato sul letto ed iniziare a vedere ed interagire con questo show. Interagire… esatto!!!
Per chi non ne avesse mai sentito parlare Social King 2.0 è il primo web talent show dedicato ai social network e che ha per protagonisti proprio le cosiddette “web celebrities”, tutti quegli utenti cioè che da anni popolano il web facendosi conoscere attraverso i blog, facebook, twitter etc.
Nelle varie gare che si succederanno i voti proverranno proprio dal web e non solo quelli: comodamente da casa si potrà infatti sfidare i concorrenti in studio proprio attraverso strumenti e tecnologie 2.0 e diventare così protagonisti dello spettacolo anche se appena svegli e, per esempio, ancora in pigiama!!! Le prove in studio riguarderanno diversi ambiti, ci saranno infatti esibizioni di canto, ballo, recitazione comicità e molto altro…il tutto con il pubblico a fare da sommo giudice ed a stabilire chi resterà nel cast del Talent game.

Grande novità di quest’anno è un’applicazione per smartphone creata ad hoc per il programma proprio dalla RAI in collaborazione con Telecom Italia e che darà la possibilità di effettuare il mobile check-in degli spettatori, un modo in più e tecnologicamente più avanzato per interagire con Social King 2.0. Gli spettatori potranno così con il proprio telefonino accedere ai vari momenti della trasmissione esprimendo il proprio giudizio sui concorrente o sul programma stesso e condividendo tutto in tempo reale sui social network. Ci sarà inoltre la possibilità di effettuare questo mobile check-in  anche attarverso un QR code che apparirà direttamente sullo schermo durante la trasmissione: basterà infatti inquadrare con il proprio smartphone il QR code associato all’ospite o all’esibizione preferita per poterli votare direttamente.
Questo servizio innovativo nasce dalla voglia di sperimentare nuove tecnologie per integrare  servizi ICT all’inerno di programmi televisivi, il tutto in ottica di migliorare la crossmedialità e parallelamente la diffusione del mobile entertainment.



La rivoluzione televisiva sta iniziando e per ora ne stanno prendendo parte RAI (Direzioni ICT, CRIT e Rai Ragazzi) e Telecom Italia…vediamo se davvero riusciranno a diventare anche loro dei Social King!!!







Articolo sponsorizzato

lunedì 17 ottobre 2011

Eurovisioni 2011: XXV Festival Internazionale di Cinema e Televisione

Cinema di servizio pubblico
Rassegna di Anteprime di Film Tv e Fiction Europee

16-19 Ottobre 2011



LUNEDI' 17 ANTEPRIMA FRANCESE A PALAZZO FARNESE CON LA REGISTA JOSEE DAYAN, JEANNE MOREAU E JEAN-HUGUES ANGLADE

Dopo l’inaugurazione  ieri, domenica 16, al Goethe Institute che ha decretato il successo di un film controverso come  “ Il Bivio” di Uwe Janson sul delicato tema del celibato dei preti,  Eurovisioni, il Festival internazionale di Cinema e Televisione, giunto  alla 25esima edizione, prosegue all'Ambasciata di Francia in Italia a Palazzo Farnese con un’anteprima francese.

Programma ricco e assortito per Eurovisioni 2011, che prevede  per il 17-18 Ottobre 2 giorni di Dibattito  dal titolo “La Tv scatenata? Digitale, Cinema, Televisione e Democrazia alla prova della Tv Ibrida”, tra relatori internazionali e ospiti d'eccellenza, più il ritorno della tradizionale GIORNATA ITALIANA il 19 Ottobre, quest'anno dedicata al Confronto fra gli operatori italiani per le politiche europee dell'audiovisivo. L'evento è ospitato da vari luoghi prestigiosi della Capitale.

Lunedì 17 Ottobre,  Palazzo Farnese - ore 20.00

Ambientazione francese per la regista  Josée Dayan -  già regista de “I Miserabili” e “Le relazioni pericolose” - che sarà ospite della serata per l'anteprima Passionfilms/France Tv “La Mauvaise Rencontre”,  tratto dal Romanzo di Philippe Grimbert , con  Jeanne Moreau, Jean-Hugues Anglade, Agnese Nano.  L'opera è anche l'ultima interpretazione di Jeanne Moreau. In sala , oltre alla regista, anche il produttore del film e la direzione di France Télévisions.
In v.o. Con sottotitoli in italiano.

Tutti gli Spettacoli sono a ingresso gratuito, previo accredito obbligatorio via fax allo 06 59606571 o via mail promozione@eurovisioni.it Sarà data priorità agli iscritti alla Fan Page facebook: www.facebook.com/Eurovisioni.Friends.

martedì 11 ottobre 2011

Black Block: racconti dall'interno

Non solo un pugno alla bocca dello stomaco, ma un calcio dritto nelle costole. Questo è Black block di Carlo A. Bachschmidt, vincitore della Menzione speciale nella sezione Controcampo Italiano di Venezia 68. A dieci anni di distanza dai tragici fatti del G8 di Genova, tramite i racconti di 7 giovani testimoni tornano a materializzarsi di fronte ai nostri occhi le violenze del blitz alla scuola Diaz e le torture alla Caserma di Bolzaneto.





Lena e Niels di Amburgo, Chabi di Zaragoza, Mina di Parigi, Dan di Londra, Michael di Nizza e Muli di Berlino si raccontano entro luoghi spogli, aridi, semi-fatiscenti, vuoti, che si riempiono solo e soltanto delle loro parole. Equeste sono il solo vero mezzo che crea suspense e angoscia. Pensieri e parole, traumi e ricordi. Il documentario vive di questo, e si abbevera delle immagini di repertorio solo come appoggio ad una narrazione che scorre fluida, tutta d’un fiato. Che inchioda, scuote e ci colma di interrogativi di indignazione.
Bachschmidt sceglie di prendere in considerazione il punto di vista di chi ha ricevuto sevizie e manganellate sulla propria pelle, sulle proprie ossa. E tratta questa “versione dei fatti” con cura, come un oggetto prezioso con l’etichetta “fragile”, con un rispetto tangibile, come dimostra l’allontanamento della mdp dal prim(issim)o piano al campo lungo quando Niels si commuove e singhiozza nel ricordo del fratello che dalla Germania viaggiò tutta la notte per recarsi a Genova in suo aiuto. Una versione dei fatti che ci consegna un’immagine torbida e nera degli agenti di polizia, descritti come robocop in preda ad una follia omicida e sanguinolenta, e, ancor peggio, come cinghiali drogati e cani rabbiosi.
In un momento storico e sociale come quello che stiamo vivendo, Black Block risulta ancora più attuale ed utile per capire certe dinamiche che, viste da fuori, appaiono totalmente assurde.

venerdì 7 ottobre 2011

Arriva il Web Series Fest. Web series di tutto il mondo: "unitevi"!!!

E' stato annunciato in pieno stile social web – attraverso Facebook e Twitter – Web Series Fest, il primo festival italiano interamente dedicato alle web series. Un nuovissimo progetto pensato per promuovere seriali ideati e prodotti esclusivamente per la diffusione in internet che avrà la sua presentazione ufficiale nelle prossime settimane a Roma. 

All'interno di questa innovativa vetrina italiana della creatività digitale saranno premiate le migliori serie, sia italiane che internazionali, così come sarà riservata un'attenzione particolare al concorso per la miglior puntata pilota, votata direttamente dagli utenti.



Il seriale sul web è una realtà nata da giovani appassionati e professionisti di cinema e tv con la voglia di produrre in maniera indipendente opere di qualità anche con budget limitatissimi. Nell'era digitale l'incontro tra la creatività degli autori e la viralità del web ha portato alla nascita di nuovi format destinati ad un pubblico in evoluzione sempre più esigente e alla ricerca di prodotti originali.

Solo in Italia, negli ultimi mesi, sono state prodotte decine di web series: dall'ormai web-cult Freaks!, fenomeno da cinque milioni di spettatori, a Travel Companion e L'altra, premiati al L.A. Web Series Festival di Los Angeles. 

"Con questo festival vogliamo dare la giusta visibilità alla produzione dei giovani talenti del web – spiega il direttore artistico Edoardo Campanale – aiutandoli a raggiungere un pubblico più ampio e in grado di apprezzare il valore della creatività italiana, ancora fervida e sempre pronta a stupire, nonostante le limitazioni economiche cui è sottoposta".

A breve ulteriori informazioni ed aggiornamenti.

mercoledì 5 ottobre 2011

La famiglia Simpson in crisi? Motivi e numeri del calo d'ascolti

Un Natale da cani, era il titolo della prima puntata. Ma ora i Simpson rischiano di passarlo davvero. Anche se da quel debutto sono passati più di vent’anni, carichi di risate e riconoscimenti. Pare che il buon Homer abbia fatto il suo tempo. Quattro milioni di telespettatori in meno tra la prima e la diciassettesima serie sono un saldo che non lascia scampo. Neanche nell’immaginario microcosmo di Springfield. Al tempo di South Park, Griffin & C. quel vecchio humor caustico e politicamente scorretto non scandalizza più nessuno. Perché - diciamolo, Bart - «ciucciati il calzino» ormai è una carezza, rispetto allo slang che vomitano i teleschermi di mezzo mondo.


Ma la realtà deve aver davvero superato la finzione, se la famiglia Simpson passa inosservata. Perché quei musi gialli - appositamente disegnati così da Matt Groening per far credere agli spettatori che si trattasse di un guasto alla tv - sono stati dei veri eversori catodici. Hanno cambiato tutto: palinsesti, costume, linguaggio. Hanno trasformato i cartoon in una sit-com da prima serata.
La crisi non risparmia nessuno, nemmeno gli abitanti di Springfield: creata dalla penna del fumettista Matt Groening, la cittadina in cui si ambienta il cartoon I Simpson rischia di sparire, con tutti i suoi abitanti, dal palinsesto della tv Usa.
Un duro faccia a faccia si sarebbe svolto lunedì scorso tra i doppiatori della serie e i produttori dell’emittente Fox, che per far fronte alla crisi avrebbe imposto un radicale taglio delle spese al programma. Tradotta in termini contrattuali, la misura provocherebbe la riduzione del 40% dello stipendio delle sei voci dei personaggi principali, attori che dal 1987 a oggi su I Simpson hanno costruito un impero. Retribuiti con uno stipendio di circa 8 milioni di dollari per 22 settimane di lavoro all’anno, ma esclusi dal ricco mercato del merchandising, i doppiatori avrebbero controproposto alla rete una riduzione del cachet del 30%, in cambio di una percentuale sui ricavati dei gadget del cartoon. La rete, secondo voci interne al programma rimbalzate ieri sul web, avrebbe negato la possibilità di una negoziazione: «Se non riuscirà a tagliare drasticamente il costo dello show, la Fox lo chiuderà. Il merchandising de I Simpson ogni anno porta in cassa miliardi, e continuerà a farlo anche senza nuove puntate». La crisi più grave che si è abbattuta su Springfield, però, non è di natura economica ma creativa. Da anni in calo di popolarità, I Simpson sono passati da una media di 13 milioni di spettatori della prima serie ai 9 milioni della diciassettesima, e la tendenza sarebbe in discesa.
«Le ultime tre stagioni sono tra le peggiori mai prodotte», ha detto il doppiatore Harry Shearer, voce di Montgomery Burns, dopo che nel 2003 fu pubblicata la lista degli episodi preferiti dai fan: in classifica non c’era nemmeno una puntata andata in onda dopo il ‘97. Quanto all’autore Matt Groening, serenamente a capo di un impero di pupazzi, cd, videogiochi e persino una marca di birra, si potrebbe andare avanti all’infinito: «Onestamente - dice da vent’anni a questa parte - non vedo una possibile fine all’orizzonte».