giovedì 29 dicembre 2011

Waiting for “The Descendants” , PARADISO AMARO: in sala dal 17 FEBBRAIO


The Descendants  di Alexander Payne con George Clooney uscirà in Italia il 17 febbraio 2012 distribuito dalla Fox, con il titolo PARADISO AMARO.
Il film, che ha ricevuto 5 candidature ai Golden Globes 2012, è già stato presentato in Italia all’ultimo Torino Film Festival, con ottimo successo di pubblico e di critica.

Dal regista Premio Oscar Alexander Payne, un film ambientato nelle isole Hawaii, che racconta le imprevedibili vicende di una famiglia americana che si trova a un bivio. Quando sua moglie entra in coma in seguito ad un incidente in barca al largo di Waikiki, Matt King (George Clooney), padre di due figlie, dovrà riesaminare il proprio passato e affrontare gli imprevisti del futuro. Rimasto solo, cercherà di ricucire il rapporto con le figlie, la matura Scottie (Amara Miller) di 10 anni e la ribelle Alexandra (Shailene Woodley) di 17, dovendo allo stesso tempo decidere se vendere o meno la terra di famiglia, una striscia di spiaggia tropicale di inestimabile valore, che la famiglia King ha ereditato dai reali hawaiani e dai missionari.
Quando Alexandra rivela al padre che la madre, al momento dell’incidente, si trovava con il suo amante, Matt inizia a riflettere sulla sua vita e capisce che deve darle una svolta. Insieme alle due figlie intraprende un viaggio avventuroso alla ricerca dell’amante della moglie, durante il quale inizierà a ricostruire la sua vita e la sua famiglia.

martedì 20 dicembre 2011

Ecco a voi Don Natale: gli auguri che “non potete rifiutare”

Se non avete mai visto un babbo natale in versione mafioso, allora non potete perdervi l’applicazione per Facebook lanciata da Sky che, proprio attraverso un “padrino” vestito di rosso e con la barba, vi consentirà di mandare gli auguri di natale più originali e divertenti che abbiate mai fatto.
Andando sul sito www.donnatale.it , attraverso il vostro profilo facebook e con pochi click, potrete personalizzare un video messaggio di auguri davvero originale; sarà nientemeno che Don Natale, il babbo natale ispirato ai gangster mafiosi hollywoodiani, ad arrivare sulle bacheche dei vostri amici con un video che prenderà spunto proprio dal vostro (e dal suo) profilo facebook.
In che modo? Semplicissimo…
Una volta connessi  al proprio account facebook e scelto l’amico a cui inviare gli auguri, dovrete soltanto scrivere qualche riga di accompagnamento, che sarà poi il messaggio che Don Natale consegnerà di persona al vostro amico. Fatto questo (mi raccomando siate originali e magari calatevi nel personaggio…insomma, fate i mafiosi!) vi basterà scegliere quale tra le vostre foto del profilo vorrete che vi rappresenti nel video personalizzato; scegliete con cura perché sarà la foto che vi svelerà al destinatario.
La cosa divertente è che il tutto sembra davvero realistico: nella stanza in cui verrete accolti ci saranno sparpagliati diversi indizi, come foto sulle pareti o fascicoli in stile polizesco (provenenti dal vostro profilo fb e da quello del vostro amico) che sembrerà quasi che Don Natale vi conosca davvero. Il suo tono di voce, degno del Padrino dei bei tempi, darà quel tocco in più ai vostri auguri.


Una volta realizzato il filmato non vi resterà che condividerlo con i vostri amici postandolo direttamente sulla loro bacheca oppure inoltrando semplicemente il link al video via mail o tramite twitter.
Se state cercando un modo originale e simpatico per fare i vostri auguri di natale, beh…mandare Don Natale sulla bacheca è di certo un’offerta che i vostri amici non potranno rifiutare!!!


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Vacanze di natale: ritorno al passato?

Addio cinepanettone, bentornato film di Natale. C’è una novità nell’appuntamento con il cinema di Christian De Sica: il cinepanettone, quest’anno, fa ridere. Anche i critici. Con Vacanze di Natale a Cortina, dopo il quasi flop dello scorso Natale, il produttore Aurelio De Laurentiis è corso ai ripari: squadra che non vince si cambia, a partire dagli sceneggiatori. 



E allora fuori i soliti nomi, fra cui Fausto Brizzi ormai alle prese con la propria carriera, e dentro i fratelli Vanzina, padri biologici del cinepanettone anni 80 tornati in squadra dopo una burrascosa anticamera. «Nell’ultimo periodo i film di Natale avevano preso una strada diversa – ha detto Enrico Vanzina - si erano scollati dalla realtà, le storie erano solo un pretesto per viaggiare in location esotiche. E allora abbiamo chiamato De Laurentiis e gli abbiamo detto: torniamo a lavorare insieme, torniamo a Vacanze di Natale». Bandita la volgarità spicciola, ridotto il numero di parolacce e scomparsa ogni traccia di nudità gratuita, il nuovo cinepanettone boccia le gag e promuove le battute, riscopre i tormentoni, archivia la farsa, spinge sulla commedia: «Il copione era cicciottello, la scrittura matura – ha detto Sabrina Ferilli, partner di De Sica nel film – e quindi anche per noi c’era più gusto a recitare».
Confermato De Sica, protagonista di una delle tre storie a intreccio, il cambio di guardia è anche nel cast: molte le new entry, tra cui l’azzeccatissimo Ricky Memphis, molti i nuovi ruoli, con De Sica mattatore, per la prima volta senza spalla comica, nei panni «del cornuto. Questa sì che è una soddisfazione: da farfallone a cornuto – ha detto – ma la cosa che mi rende felice è che credo di aver dimostrato così di essere un attore, non la metà di una coppia: posso fare il mio lavoro senza Boldi e Ghini, nonostante con loro mi diverta». Novità infine sulla location, Cortina d’Ampezzo, la stessa dello storico Vacanze di Natale: «Ma non c’è effetto nostalgia – ha detto Vanzina – perché l’Italia di oggi è diversa da quella anni 80. Allora c’era euforia e fiducia nel futuro, oggi siamo alla frutta. Raccontiamo con allegria un’Italia allo sfascio, quella di un imprenditore che gioca sporco per sopravvivere o di una coppia di poveracci per cui il massimo della vita è incontrare Lori Del Santo in vacanza». Domani il film sarà in sala con 750 copie, ma senza paura di deludere i fan: è questa la formula originale. Non chiamiamolo più cinepanettone, ormai è la supercommedia di Natale. La commedia dell’oggi.

domenica 18 dicembre 2011

La tradizionale lista nera dei migliori script dell'anno abbandonati nei cassetti delle major. Fra i titoli 2011 il web tifa  "Chewie", ispirato a un personaggio-cult di "Guerre stellari". E poi crittografi gay, battaglie tra inventori, il lato oscuro delle missioni lunari. Nella speranza che alla fine arrivi Clooney: è già successo...

 

La Hollywood dei sogni del cassetto. Dei progetti finiti nel dimenticatoio. Dei desideri infranti. Dei capolavori che sarebbero potuti nascere, e che non vedranno mai la luce. E' suggestiva, l'immagine degli scaffali delle major popolati di sceneggiature prese in considerazione, magari approvate, ma poi bocciate (più o meno senza appello) dall'executive di turno. Decine, anzi centinaia. Tutte destinate all'oblio? Fino a un certo punto: perché un dirigente cinematografico chiamato Franklin Leonard compila, ogni anno, una blacklist dei film più interessanti non realizzati. Gli script trascurati, ma che avrebbero meritato miglior sorte.
Un elenco complessivo di 73 titoli, che comprende la top ten dei migliori progetti "abortiti", compilato sentendo circa 300 addetti ai lavori. E il risultato di questo lavoro di selezione è un elenco di trame più o meno esilaranti, più meno intriganti. L'altra faccia della medaglia, nell'ambito della settima arte. Alcune idee fanno sorridere, altre - almeno sulla carta - sembrano efficaci. Tra i magnifici dieci del 2011, a colpire di più - e infatti sta già facendo il giro del web - è un possibile film chiamato Chewie. Dove il titolo sta per il dimunutivo di Chewbacca, lo scimmione (o meglio, secondo la mitologia creata da George Lucas, un esponente della razza Wookie)
inseparabile da Han Solo-Harrison Ford nella prima trilogia Star Wars. Uno dei personaggi più amati dell'intera saga.

La sceneggiatura in questione, scritta da Evan Susser e Van Robicheaux, è un dietro le quinte della serie cult, centrato sulla lavorazione da incubo dei primi film. Il tutto raccontato dal punto di vista dell'attore inglese (altissimo) che interpretò Chewie, Peter Mayhew. Interpellati dal magazine Entertainment Weekly, i due autori dello script rimasto nel cassetto si dicono entusiasti della loro presenza nella blacklist. E confessano che la loro maggiore difficoltà, nel buttare giù il copione, è stata "essere obiettivi nei confronti di Star Wars: è un universo popolato di fan duri e puri, e noi stessi siamo grandi appassionati".

Non solo Guerre stellari, però. La lista nera delle migliori sceneggiature non realizzate spazia fra temi diversissimi, nello spazio e nel tempo. Ad esempio The Imitation Game, scritta da Grahan Moore, racconta la vicenda di colui che decodificò il celebre Codice Enigma utilizzato dai tedeschi durante l'ultima guerra mondiale. E che poi fu perseguitato in quanto omosessuale, fino al suicidio per avvelenamento. Sempre legato a temi bellici The Outsider di Andrew Baldwin: dopo la Seconda guerra, in Giappone, un americano ex prigioniero di guerra si fa strada nella yakuza, la mafia locale. 

Nel segno di un altro celebre fatto realmente accaduto è In the event of a moon disaster, di Mike Jones: ipotizza cosa sarebbe successo se la storica missione lunare dell'Apollo 11 fosse finita in tragedia. Legata in qualche modo alla storia vera (in un periodo ben più lontano, però) è The Current war di Michael Mitnick: la guerra senza quartiere fra Thomas Edison e George Westinghouse, duellanti per l'invenzione dell'elettricità. Tema classicamente catastrofista, invece, in The End di Eli Coleite: il mondo finirà in sei ore, e noi seguiamo la vita di tre diversi personaggi, in tre diverse parti del mondo. Restando sul piano dei generi con una lunga tradizione alla spalle, gli zombie sono protagonisti assoluti di Maggie: variazione sul tema morti viventi con al centro una famiglia di agricoltori.

Tutte trame bocciate dalle major, e ora rivalutate dalla blacklist. E non si tratta solo di un premio di consolazione: negli anni predecenti sceneggiature finite nella lista nera sono poi state ripescate, diventando pellicole di serie A. Come The Descendandts, diretto da Alexander Payne e con George Clooney protagonista, nelle sale italiane dal prossimo febbraio; o la commedia 50/50 di Jonathan Levine, con lo specialista del genere Seth Rogen. Chissà se anche qualcuno degli script 2011 avrà la stessa fortuna. Fan e social network, nel frattempo, il loro preferito già lo hanno individuato: Chewie, naturalmente. A dimostrazione che il fascino di Star Wars davvero non muore mai.

(fonte:repubblica.it)

 

venerdì 16 dicembre 2011

A Natale ascolta il WWF: adotta un panda


Le Adozioni si arricchiscono di due nuove , ed in più il “Trio Adozioni” per fare il giro del mondo con le specie polari, italiane, africane e asiatiche e sostenere le azioni sul campo. wwf.it/adozioni

LA CONSERVAZIONE SENZA FONDI E’ SOLO CONVERSAZIONE
Per chiudere in bellezza l’anno, il WWF dedica il Natale alle specie simbolo del nostro pianeta che a causa della distruzione degli habitat naturali, di bracconaggio e cambiamenti climatici rischiano di scomparire per sempre. Adottare una specie, o regalare un’adozione, è un modo concreto per aiutare a salvare dall’estinzione tigri, orsi, elefanti, delfini, tartarughe marine, panda, oranghi e ghepardi, sostenendo i progetti sul campo portati avanti dal WWF in tutto il mondo. È di pochi giorni fa il comunicato della IUCN, l’Unione internazionale per la salvaguardia della natura. In base ad essi, un quarto dei mammiferi del mondo rischiano di scomparire. Ma proteggerli è possibile. Lo stesso comunicato spiegava anche che i programmi di salvaguardia funzionano se attuati in tempo. Tra i successi di questi programmi ci sono rinoceronti e cavalli, leoni… e non solo. I contributi raccolti sostengono progetti sul campo in tutto il mondo e il lavoro delle centinaia di ricercatori ed esperti che ogni giorno operano sul territorio per proteggere le specie in pericolo, equipaggiano pattuglie antibracconaggio o finanziano una giornata di gestione e riabilitazione di un animale sottratto al commercio illegale da reintrodurre in natura.
Scegliere di aderire al progetto di adozioni significa proteggere una delle 12 specie simbolo, ma anche le specie che con essa condividono l’ habitat. Se proteggo l’orso polare, ad esempio, proteggerò anche volpi artiche, trichechi, balene e via dicendo. Aiutando gli scimpanzè ne beneficeranno anche i gorilla, e questa moltiplicazione virtuosa è il risultato del nostro progetto.
Questo bel gesto non resterà impunito! Infatti ogni adozione è premiata con bellissimi doni.

Adozione Semplice (donazione a partire da 30€): una lettera di Fulco Pratesi, una scheda sulle caratteristiche ed i rischi corsi dalla specie, un certificato, un grande planisfero con evidenziate le aree di azione del WWF e un adesivo da apporre sull’area tutelata.
L’azione con Peluche (donazione a partire da 50€) include oltre ai materiali dell’adozione semplice un tenero “rappresentante” della specie scelta. I peluche WWF sono realizzati con una grande attenzione all’ambiente e ai bambini (di tutte le età!) essendo privi di componenti potenzialmente tossici che possono venire rilasciati sia in fase di produzione sia di gioco. I nostri peluche infatti vanno ben oltre i requisiti minimi richiesti dalla normativa vigente. Ad esempio, ad oggi la normativa prevede che solo quelli destinati ai bambini sotto ai 3 anni siano realizzati senza PVC. Ma nel peluche WWF non c’è traccia di questa sostanza pericolosa per la salute dei bambini dimostrando la grande attenzione del WWF a garantire un livello elevato di tutela dei consumatori e di protezione della salute sia umana sia dell’ambiente.
L’adozione Trio (donazione a partire da 125€) è dedicata ai quattro grandi habitat condivisi dalle specie: trio polare (orso polare, foca, pinguino), trio asiatico (tigre, orango e panda), trio africano (ghepardo, elefante e scimpanzè), trio italiano (orso bruno, lupo e delfino). Per ciascun trio si ricevono i tre peluche ed i rispettivi kit, ciascuno con il planisfero, e i certificati possono essere personalizzati con nomi diversi.
Per chi vuole ridurre a zero l’impatto della propria adozione, è possibile scegliere l’adozione digitale o “I WWF you” (donazione a partire da 30€), con il panda WWF circondato da un cuoricino, che permette di ricevere uno screensaver, uno sfondo per il desktop e una firma digitale direttamente via mail.
NESSUNA ADOZIONE VA PERDUTA! Ovviamente la propria scelta può essere condivisa sui social network, e se l’adozione è un dono, si può spedire al destinatario una bellissima ecard che preannunci il regalo, e che sarà recapitata nella data scelta: anche il 25 dicembre! Niente paura, quindi, per chi si è mosso all’ultimo minuto. Siete in tempo a donare un elefante anche se vi muovete la sera del 24 dicembre.
E le adozioni non vanno perdute: tutte quelle spedite vengono recapitate attraverso corriere sda, e l’ordinante riceve la lettera di vettura via mail per sapere sempre dove si trova “la propria tigre!”




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sabato 3 dicembre 2011

DOC/IT Un fine settimana dedicato al documentario italiano alla casa del cinema di Roma

Week-end denso di appuntamenti per il documentario italiano. Si conclude infatti la serie di proiezioni della seconda edizione del Doc/it professional Award ospitate dalla Casa del Cinema di Roma con la proclamazione dei vincitori sabato 17 dicembre.



Il week-end del documentario inizia venerdì 16. Doc/It e Casa del Cinema di Roma promuovono un interessante workshop informativo e pratico su cosa fare per esercitare il diritto all'equo compenso derivante dal diritto d’autore per la messa in onda dei documentari.

Parteciperanno Aldo Zappalà (produttore), Mariangela Barbanente (autore e presidente di Doc/It) e Diego D'Innocenzo (produttore/autore). Il workshop si svolgerà dalle ore 16.00 alle ore 19.00 presso la Sala Kodak ed è aperto a tutti gli autori di documentari interessati a saperne di più. La partecipazione è gratuita.

Sabato 17 dalle 14.30 alle 17.30 si svolgerà l’annuale Assemblea di DOC/it che sarà aperta anche a quanti non sono formalmente iscritti all’Associazione.

Tra gli argomenti all’ordine del giorno la proposta di creazione di un “Libro nero” dei rapporti tra Rai e produzione indipendente. Inoltre una relazione sulla trattativa tra SIAE e RAI e il progetto per gli “Stati Generali del documentario italiano”. Per finire un focus sulla distribuzione cinematografica di opere documentarie e la presentazione di progetti a supporto della promozione del documentario italiano sul mercato estero.

Dalle 18.30 alle 19.30 di sabato avverrà la presentazione della rivista bimestrale di critica cinematografica Close-up diretta da Giovanni Spagnoletti con un numero interamente dedicato al documentario. Close-up si presenta con una rinnovata veste grafica legata ad un nuovo progetto editoriale supportato dalla casa editrice che da ora pubblicherà la rivista: la Sovera Multimedia. La scelta è quella di rilanciare la rivista in una versione che coniughi l’esperienza con l’innovazione.

Dalle 20.30 cerimonia di premiazione dei vincitori del DOC/it professional Award 2011. Al termine della premiazione sarà proiettato il film vincitore. Cinque i documentari in concorso per aggiudicarsi un montepremi del valore complessivo di oltre 14.000. El sicario - Room 164 (2010, Gianfranco Rosi), Cielo senza terra (2010, Giovanni Maderna e Sara Pozzoli), This is my land… Hebron (2010, Giulia Amati e Stephen Natanson), Left by the ship (2010, Emma Rossi Landi, Alberto Vendemmiati), Il castello (2011, Massimo DʼAnolfi e Martina Parenti).