venerdì 18 ottobre 2013

Nuovo Sky On Demand: tante novità ed un Home Theatre in regalo

Ottobre è mese di novità e di grandi occasioni in casa Sky, e per chi ancora non ce l’ha sembra davvero arrivato il momento di farci un pensierino. Non solo perché è iniziata l'ultima stagione di The Walking Dead o per il notevole Django in esclusiva su Sky Cinema HD in versione HD, ma anche per le offerte imperdibili sugli abbonamenti.
Dal 15 al 21 Ottobre attivando un nuovo abbonamento sky  oppure aggiungendo al proprio già esistente un pacchetto a scelta tra Sky Cinema, Sky Sport, Sky Calcio o SuperSurf di Fastweb (aderendo all’offerta Home Pack) , si riceverà un regalo che contribuirà a rendere l’esperienza legata a Sky davvero unica:  un home theatre Philips.
Inoltre, a partire da lunedì 14 ottobre è disponibile gratis per tutti gli abbonati il servizio Sky On Demand, che dà accesso a una vera e propria videoteca con più di 2500 titoli di cinema, serie tv e intrattenimento.
Già in passato abbiamo sottolineato quanto l’esperienza dell’on-demand possa migliorare il modo degli utenti di “vivere” la propria tv: almeno io riesco sempre meno ad arrivare in orario per l’inizio del film serale o della mia serie tv preferita.
Con l’on-demand c’è invece la possibilità di guardare quello che si vuole quando lo si vuole e questo è davvero qualcosa di importante…almeno per me.
Per attivare l’on demand basterà quindi registrarsi sull’area Fai da te riservata agli abbonati Sky e collegare My Sky HD alla rete internet di casa tramite cavo ethernet o in wireless con Sky Link.
Con un semplice click sul tasto rosso del telecomando Sky si potrà accedere alla nuova interfaccia.
Il menu è ricco e intuitivo così è facile trovare il programma da vedere. Mentre si naviga nel menu tra categorie e locandine si può continuare a vedere il programma che si sta guardando alla Mini TV.
Il programma scelto diventa visibile con un’attesa di pochi secondi e la garanzia di elevata qualità di visione anche in condizioni di banda limitata o non stabile.
Non è come vedere in streaming, ma il film si scarica automaticamente sul My Sky e si può iniziare a vederlo  anche mentre stai effettuando un secondo download. Si possono lanciare, infatti, due download contemporaneamente, e i contenuti saranno scaricati uno di seguito all'altro.
Insomma uno spettacolo... da gustare ancor di più grazie all’home theatre!!! Per maggiori informazioni, visita il sito Sky.

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mercoledì 16 ottobre 2013

Ricerca Anica Univideo: il cinema italiano secondo il suo pubblico.

Gli italiani che vanno al cinema vedono anche cinema italiano: dei 31 milioni di spettatori che sono andati al cinema almeno una volta negli ultimi 3 anni (201-2013), 27 milioni hanno visto almeno una volta, film di nazionalità italiana. E’ il primo dato che emerge dalla ricerca ‘Sala e salotto 2013′,commissionata da Anica e Univideo, in collaborazione con Agis e Anec, e realizzata da Ergo Research. 

Il bacino potenziale è dunque molto alto, ma dalla ricerca emergono elementi critici. Innanzitutto la grande concentrazione nella fruizione: se è vero che sono 27 milioni le persone che hanno visto cinema italiano in sala negli ultimi tre anni, è infatti anche vero che quasi la metà dei biglietti venduti nei cinema (il 42%) sono stati acquistati da appena 3 milioni di individui. Questo fenomeno di concentrazione del pubblico è comunque generalizzato a tutto il mercato cinematografico e non soltanto al segmento del cinema italiano. La ricerca ha infatti posto in evidenza come il 19% dei consumatori di cinema in sala si accaparrino circa il 70% dei biglietti venduti.

La ricerca ha poi analizzato la fruizione di cinema italiano e il suo gradimento presso il pubblico. Il pubblico italiano, in media, preferisce i film stranieri (indice di gradimento 7,64 su 10) piuttosto che quelli italiani (indice 6,47), va al cinema soprattutto per divertirsi, evadere e rilassarsi dalla vita quotidiana. In quest’ultimo caso, però, se si va ad approfondire sugli individui forti consumatori di cinema, si nota che l’accento dell’interesse si sposta su film che sappiano raccontare storie ed emozionare.

La commedia risulta essere il genere preferito (48%), seguita dai thriller e dai film di fantascienza (31%) e dai film d’azione (30%), ma dall’analisi risulta anche che i forti consumatori di cinema prediligono film tratti da libri, così come tendono a considerare poco positivi i sequel e i film con attori noti attraverso la televisione.

lunedì 2 settembre 2013

La triste "Reality".

Qualche giorno fa ho affrontato la "Reality" immergendomi nel film d'autore diretto da Matteo Garrone, presentato al Festival di Cannes 2012 e vincitore del Grand Prix. Garrone fotografa le aspirazioni del pescivendolo napoletano, Luciano, e della sua famiglia abbagliati dal miraggio del capo famiglia di entrare nella casa del Grande Fratello. Dal giorno del provino, convinto di essere stato preso, vive l'attesa come un'ossessione, fino a che la paranoia e la follia prendono il sopravvento su di lui. La percezione della realtà cambia irreparabilmente, stravolge la sua vita familiare e professionale con l'unico obiettivo di entrare nella Casa. Il sogno di diventare una celebrity lo cambia radicalmente al punto che la sua stessa famiglia non lo riconosce più. 
Triste e purtroppo vero. Specchio della nostra società. Speriamo i tempi migliorino.


Un plauso va all'attore protagonista Aniello Arena, Nastro d’Argento come miglior attore dell’anno. Detenuto del carcere di Volterra, condannato all’ergastolo per omicidio, ha trovato nel cinema e nel teatro un mezzo di riscatto, un modo per diventare forte, tenace. Per salvarsi, come dice lui.

sabato 22 giugno 2013

Ciak, si balla il Cha Cha Cha


È luogo comune dire “al cinema d’estate non c’è mai niente” e giù a cercare nelle sale d’essai della propria città o quelle del luogo di villeggiatura il film che ci è sfuggito durante le fredde e piovose giornate d’inverno. Invece no. Quest’anno qualcosa c’è. Torna per Rai Cinema, infatti, dietro la macchina da presa Marco Risi dopo le fatiche del suo ultimo ottimo lavoro Fortapàsc, storia della vita e della morte di Giancarlo Siani, giovane giornalista napoletano del "Mattino" ucciso dalla camorra.
Ora in Cha Cha Cha ci troviamo nell’odierna Roma con due omicidi: un ragazzo sedicenne apparentemente investito all’uscita di un locale e un ingegnere che stava lavorando a un grosso progetto edilizio.
L’ispettore privato Corso, Luca Argentero, indaga sulle relazioni tra i due fatti. Corso stava sorvegliando il giovane quando è stato ucciso. L’incarico gli era stato affidato dalla madre del ragazzo, Michelle, interpretata da Eva Herzigova, ex fiamma di Corso, preoccupata per le sorti del figlio. Nel cast anche Claudio Amendola, l’ispettore Torre, ex collega di Corso, che indaga ufficialmente sui fatti accaduti e Pippo Delbono, l’avvocato Argento, uomo molto potente e compagno di Michelle-Herzigova.
Ci troviamo con questa pellicola difronte a un lavoro noir dove Roma, la città eterna, è dipinta a tinte fosche, specchio purtroppo dell’attuale momento storico che stiamo vivendo. Il regista ci conduce con sapiente maestria tra gli intrighi che si alimentano ai piani alti delle persone che contano, di quelle che decidono le sorti del Paese. Il cast non è da meno. Gli attori sono ormai tutti di comprovata esperienza e un plauso va al bell’Argentero che stupisce sempre di più e si adatta nei vari ruoli che accetta con rinnovate energie.

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giovedì 20 giugno 2013

Si spegne a Roma il boss dei Sopranos


Era diventato famoso in tutto il mondo con l'interpretazione da antologia di Tony Soprano, il boss mafioso della fortunatissima serie tv 'I Soprano', che gli è valsa la conquista di ben tre Emmy Award come migliore attore. E il destino ha voluto che la sua vita finisse proprio in Italia, lui nato in New Jersey da genitori italoamericani.


James Gandolfini è morto così, all'improvviso, a soli 51 anni, mentre era in vacanza a Roma. Lo avrebbe stroncato un infarto. Il prossimo fine settimana era atteso al Festival del cinema di Taormina, dove doveva partecipare a una tavola rotonda insieme al regista Gabriele Muccino. La notizia della sua inattesa scomparsa è stata prima diffusa da alcuni siti specializzati come Variety e Tmz, poi confermata dai suoi agenti Mark Armstrong e Nancy Sanders, che hanno espresso un immense dolore: «Lui e la sua famiglia facevano parte della nostra famiglia». Sapeva farsi voler bene James, con la sua figura corpulenta e bonaria. Sconcerto anche alla HBO, l'emittente televisiva che ha mandato in onda per un decennio la serie cult de 'I Sopranò: «Un'incommensurabile tristezza. Era un un uomo speciale, un grande talento, che con il suo straordinario senso dell'umorismo, il suo calore e il suo rispetto, ha toccato molte persone». Figlio di Santa, originaria di Napoli, e di James Joseph senior, nato a Borgotaro, James prima di essere baciato dall'enorme successo regalatogli dal ruolo di 'padrino depressò del New Jersey, interpretato dal 1999 al 2007, ha avuto una lunga carriera cinematografica, iniziata nel 1992. Anche dopo la fine della popolare serie tv nel 2007, Gandolfini ha recitato in 'Zero Dark Thirty' (2012), il film che racconta la caccia al leader di al Qaeda Osama Bin Laden, e 'The Incredible Burt Wonderstonè (2013), mai uscito in Italia. L'attore stava ora lavorando a una nuova serie della Hbo, intitolata 'Criminal Justicè. Sposato in seconde nozze con l'hawaiana Deborah Lin, lascia due figli, di cui uno avuto dalla prima moglie Marcy Wudarski.

venerdì 7 giugno 2013

Gli autori di Boris ne promettono delle belle


Qualcuno li ha definiti «quelli che si vestono male quando ritirano i premi», ma Mattia Torre, Luca Vendruscolo e Giacomo Ciarrapico non se la prendono.

Perché i tre cattivi ragazzi della tv, autori della fiction Boris, sono esattamente come appaiono: allergici alle formalità e lontani da qualsiasi clichè del cinematografaro nostrano. «Ai tempi di Boris avevamo formato un piccolo partito antifiction perché eravamo stufi dell’abitudine tutta italiana di scrivere cose brutte sperando che la gente ci caschi. Sembrava impossibile fare una sitcom senza risate fuori campo o senza un presentatore di quiz nel ruolo del protagonista. E invece...». E invece con Boris hanno dimostrato il contrario, raggiungendo un milione di spettatori sulla Rai e migliaia di visualizzazioni su youtube con una serie, ferocemente satirica, sul mondo del piccolo schermo. 
E dopo un incidente di percorso, il flop del film tratto dalla fiction («Colpa nostra, abbiamo lavorato troppo in fretta»), sono pronti a tornare. In tv, prima di tutto: «Siamo ancora arrabbiati e pensiamo che il paese non debba rassegnarsi al brutto. Stiamo cercando di farci produrre una serie sul mondo della politica: la storia di un ministero inesistente, quello dell'inclusione sociale, in cui lavorano sia il ministro peggiore del mondo che tanti quarantenni precari e desolati». 
Per vedere un loro film al cinema, invece, bisognerà aspettare ancora un anno. «Ci hanno proposto di realizzare il film di Natale del 2014, un anti-cinepanettone che gireremo il prossimo febbraio. Lo stiamo scrivendo in questi giorni. Racconteremo il Natale in versione horror, una festa che è fonte di guai, a volte di disperazione». Senza concessioni al buonismo: «In Italia manca la comicità intelligente e con il nostro film cercheremo di occupare quel vuoto. Crediamo che una commedia non volgare e che funzioni al botteghino, si possa fare. O almeno: è la nostra speranza per non restare disoccupati».

giovedì 23 maggio 2013

Digitale terrestre: ancora problemi a quasi un anno dallo switch


Il digitale terrestre è ormai realtà in tutta Italia, ma continuano ad esserci dei problemi.
Sono ancora diverse le aree, soprattutto quelle montuose, in cui la ricezione del segnale è ancora debole. A tal proposito è intervenuto il Corecom in Piemonte, ma il problema è diffuso anche in altre regioni italiane.

I cittadini non vedono molti canali dell'offerta del digitale e in alcuni casi impossibile è persino la visione di quelli nazionali.
La denuncia è stata fatta e continua ad essere sostenuta dai cittadini, a più di un anno dallo switch off (il passaggio completo dall'analogico al digitale) il problema è ancora reale.

venerdì 10 maggio 2013

Da Agosto in USA il film su Steve Jobs


Ancora non è arrivato al cinema e ha già scatenato polemiche. Non poteva essere altrimenti se il film in questione è jOBS, pellicola dedicata alla vita di Steve Jobs che dopo diversi rinvii esordirà nelle sale Usa il 16 agosto, per poi varcare l'Oceano nei mesi successivi. Nel frattempo dagli Usa si levano tante voci di protesta verso un'opera bollata come poco aderente alla realtà che mira esclusivamente a innalzare il genio del cofondatore di Apple. 



LE CRITICHE DI WOZNIAK - A vestire i panni del visionario è Ashton Kutcher, l'unico che ha ricevuto unanimi consensi per aver interpretato una delle figure più complesse e poliedriche della storia recente. Accanto a lui c'è Josh Gad, che ricalca le orme di Steve Wozniak, socio di Jobs e primo accusatore del film. "Hanno provato a contattarmi ma leggendo il copione ho pensato subito che fosse una schifezza", ha commentato Wozniak, furioso per come è stato rappresentato Jobs e il loro rapporto: "L'idea che il computer sarebbe stato l'oggetto del futuro è venuta a me e non a lui, che invece ha sempre dimostrato un grande fiuto per gli affari".
Critiche pesanti che hanno frenato il lancio del film, inizialmente previsto per lo scorso aprile, in concomitanza col 37° anniversario delle fondazione di Apple. Alla fine al cinema ci arriverà, ma in agosto e solo dopo una lunga ricerca di mercato voluta dalla produzione per evitare un effetto boomerang che potesse infangare i protagonisti e l'immagine di Steve Jobs. La stessa produzione, l'Open Road Films, insieme allo sceneggiatore Matthew Whiteley hanno provato a difendersi affermando che "si tratta di una storia romanzata che sintetizza trenta anni della vita di Jobs e non un documentario". 

IL FILM DELLA SONY - Tutte altre premesse circondano l'operato diAaron Sorkin, sceneggiatore premio Oscar per The Social Network scelto dalla Sony per redigere il copione di un film ispirato alla biografia di Steve Jobs scritta da Walter Isaacson. Sorkin vuole stupire e promette un film incentrato su sole tre scene: il lancio del primo Mac nel 1984, il debutto di NeXt nel 1985, la società fondata dopo l'uscita da Apple, e il debutto del primo iPod nel 2001. Una pellicola destinata a sorprendere rispettando però la realtà dei fatti. A garantirlo è lo stesso Steve Wozniak, non a caso nominato supervisore del film.

giovedì 4 aprile 2013

AL GLBT FILM FESTIVAL "OUT OF LOUD", IL PRIMO FILM GAY GIRATO A BEIRUT


Al 28° Torino GLBT Film Festival “Da Sodoma a Hollywood” (19-25 aprile) ci sarà il primo film dichiaratamente gay realizzato in Libano, e per questo fortemente osteggiato. Diretto da Samer Daboul e girato a Beirut, Out Loud mette in scena un sogno, un’utopia, un atto di emancipazione sulla scia delle rivolte di piazza delle nuove generazioni.
Insieme al film sarà proiettato il relativo dietro le quinte, nel quale il regista racconta non solo le difficoltà che la troupe ha incontrato durante la lavorazione (interruzioni, furti, insulti), ma anche la situazione della comunità GLBT nel Paese. Significativa, nel film, la censura di un bacio tra due uomini come forma di tutela per gli attori, avrebbe infatti potuto costituire prova di omosessualità a loro carico.
Out Loud fa parte dei nove titoli inseriti nel Focus Mezzaluna rosa che la manifestazione torinese, diretta da Giovanni Minerba, dedica quest’anno alla cinematografia del Medio Oriente.
Giordania, Turchia, Cipro e Iraq sono gli unici paesi di questa parte del mondo nei quali gli atti omosessuali (in privato) non sono considerati illegali, negli altri stati l’omosessualità resta un crimine sanzionato con pene molto severe, dalle punizioni corporali all’incarcerazione, persino alla morte (Arabia Saudita). Sebbene in Palestina la costituzione vigente si opponga a ogni tipo di discriminazione (compresa quella di genere), la realtà dei fatti è ben altra.
La sezione prova a mettere a fuoco le contraddizioni di questi paesi, non solo per denunciarne i meccanismi perversi, ma anche per testimoniare i coraggiosi tentativi di lotta della comunità GLBT per i propri diritti. La situazione è ben descritta dai documentari The Invisible Men di Yariv Mozer I Am Gay and Muslim di Chris Belloni, toccanti racconti sulle ripercussioni negative delle primavere arabe.
Il Torino GLBT Film Festival “Da Sodoma a Hollywood” nasce nel 1986 ed è diretto da Giovanni Minerba. Dal 2005 è amministrato dal Museo Nazionale del Cinema con il sostegno degli Assessorati alla Cultura della Provincia e della Città di Torino, e con il contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e della Fondazione CRT.

venerdì 22 marzo 2013

DA APRILE AL VIA TRE NUOVI CANALI SU CUBOVISION: TOP DOC, VIAGGIO NEL TEMPO E TERZO PIANETA


Cubovision, la Tv on Demand di Telecom Italia, si arricchisce di nuovi contenuti per una scelta sempre più ampia e sempre più libera con un occhio attento ai documentari d’autore.

Grazie al patrocinio di AIDA, l’Associazione Italiana Distributori Audiovisivi, tre saranno i nuovi canali disponibili sulla piattaforma con l’arrivo di TOP DOC, VIAGGIO NEL TEMPO e TERZO PIANETA. In TOP DOC, nella sezione “Scelti per voi”, 3 documentari dedicati alle vite straordinarie di personaggi dello star system e della storia contemporanea:  “Audrey Hepburn: l’essenza dell’eleganza”, complesso ritratto dell’attrice per gli 80 anni dalla sua nascita; “Indimenticabile Marilyn, la regina di Hollywood”, delicato affresco di una diva indiscussa ma dalle mille fragilità, la cui morte è ancora avvolta nel mistero; “Una vita sul ring: da Cassius Clay a Muhammad Ali”, che ripercorre la turbolenta storia del pugile più famoso di ogni tempo, convertito all’Islamismo, impegnato nelle lotte civili, noto per essersi rifiutato di combattere in Vietnam; “Il destino di un Principe, William d’Inghilterra”, documentario per gli appassionati del giovane principe, un impeccabile erede che può però riservare sorprese.

In VIAGGIO NEL TEMPO, si potranno vedere le “storie vere” che hanno appassionato il cinema: “Jack Sparrow e i ‘Veri’ pirati dei Caraibi”.  La celebre saga dei pirati dei Caraibi, a cui deve molto la star hollywoodiana Johnny Depp, si basa su personaggi realmente vissuti al tempo dei bucanieri. “Jurassic Park, fantascienza o realtà”, che mette in scena una rivelazione sorprendente, ovvero l’idea di poter ricreare il DNA di un dinosauro - alla base del blockbuster “Jurassic Park” - ha qualche fondamento scientifico. “Lo squalo di Spielberg: solo leggenda?”: un gigantesco, terrificante squalo bianco attacca a ripetizione una cittadina balneare americana, fatti realmente accaduti nel New Jersey nel 1916.  “Titanic, l’ultimo ballo”, una minuziosa e angosciante ricostruzione del naufragio del transatlantico britannico al suo primo viaggio e ai suoi superstiti che ha dato vita ad uno dei colossal più premiati del mondo “Titanic”.

Infine, TERZO PIANETA, per gli appassionati di natura e di animali che si rivelano super predatori, un viaggio poetico ma anche crudele nei documentari: “Il leone: il killer perfetto” dove anche il nobile ”re della savana” può attaccare a tradimento, e sottrarre agli altri animali le prede cacciate. “Estate letale”, sotto il sole cocente dell’Africa, tre creature formidabili si contendono uno specchio d’acqua,  in una feroce battaglia per la vita e “Serengeti: la marcia degli gnu”, gli gnu in un viaggio attraverso il parco nazionale del Serengeti, alla costante ricerca di acqua ed erba. Uno spettacolo maestoso che si ripete da milioni di anni.

sabato 9 marzo 2013

Primavera + Vacanze: la miscela esplosiva di Spring Breakers


Sarà un caso oppure è voluto che un cast disneyano si ritrovi nel controverso ultimo film di Harmony Korine, regista indipendente statunitense? Presentato all’ultimo Festival del Cinema di Venezia, Spring Breakers aveva diviso i critici ed ora, dal 7 marzo, è sotto giudizio del pubblico italiano.
James Franco, attualissimo mago di Oz nell’ultima pellicola di Sam Raimi, e le giovani  e belle Selena Gomez, Vanessa Hudgens e Ashley Benson insieme a Rachel Korine, sono i protagonisti del film dove vengono trattati temi come adolescenza a rischio, denaro, sesso, droga e criminalità.
Quello che da subito cattura è il ritmo sincopato da videoclip musicale per raccontare una modernità maledetta e la trasformazione delle 3 candide ed innocenti ex adolescenti Disney alle prese con le vacanze primaverili. Lo Spring Break, infatti, è il periodo in cui gli studenti approfittano per passare una vacanza, meglio se in una destinazione tropicale, dove dedicarsi ad alcol e sesso. Stati Uniti, Canada, Giappone, Corea, Cina e Francia sono i paesi che seguono questa tradizione.
Ma, io dico, in Italia, no?
E così le protagoniste della pellicola, prodotta da BIM, per “fare qualcosa di diverso” e per finanziare il loro spring break svaligiano un fast food. Da questo momento inizieranno per loro un susseguirsi di eccessi da cui sarà difficile uscire.
Ad impreziosire il film, la colonna sonora curata da Skrillex, Gucci Mane e Martinez.
Un film da vedere per le indubbie qualità del regista che non potrà mettere d’accordo tutti per i temi trattati,  ma  è anche questo ciò che rende affascinante questa pellicola. Sul canale ufficiale di Twitter potete approfondire le varie opinioni e dire la vostra.
Buona visione!
E non pensate di ritrovarvi nel mondo dorato di High School Musical o In mezzo a maghi di Waverly, per carità!





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mercoledì 27 febbraio 2013

Spielberg a mani vuote nella notte degli Oscar


Brutto esito per gli Oscar ma Spielberg si rifà con Cannes. Il regista di "Et" e "Lincoln" presiederà la giuria del 66mo Festival in programma sulla Crosette dal 15 al 26 maggio prossimi.



A deciderlo sono stati il presidente del festival, Gilles Jacob, e il direttore artistico Thierry Frémaux. Spielberg, 66 anni, succede così a Nanni Moretti che l’anno scorso assegnò la Palma d’oro ad “Amour”, il film di Haneke destinato a trionfare anche all’Oscar.

Il regista è stato felice di accettare l'incarico dicendo: «La mia ammirazione per Cannes è totale, soprattutto per il modo in cui il Festival difende il cinema internazionale confermandone la vocazione ad essere un’arte che trascende le culture e le generazioni. È il festival più prestigioso del mondo che ribadisce una verità inconfutabile: il cinema è il linguaggio del mondo».

A quanto sembra erano anni che veniva chiesta la sua partecipazione nella giuria, ma puntualmente si diceva impegnato in qualche filme, quest'anno, la conferma.

Spielberg ha poi concluso: Guidare la giuria di Cannes è per me un grandissimo onore, un privilegio. La presentazione di E.T., 31 anni fa, resta uno dei momenti più forti della mia carriera».

lunedì 11 febbraio 2013

Momento nero per il cinema italiano: sale mai così vuote


Gennaio nero, il peggiore degli ultimi 5 anni, per il cinema italiano. Il numero dei biglietti cala e, secondo i dati Cinetel, passa dal 48% al 32%: poco più di 10 milioni venduti nel mese, quasi 1 su 4 in meno rispetto al 2012 per un incasso pari a 64.885.000 euro. 



Nonostante La migliore offerta di Giuseppe Tornatore si trovi al secondo posto al box office, dominato da Django Unchained, il western di Tarantino che si è aggiudicato 5 nomination agli Oscar, resta invariata la presenza delle pellicole nostrane al botteghino. La quota Usa, invece, vola dal 32% al 58%. 

A peggiorare la situazione concorre il calo dei fondi pubblici destinati allo spettacolo: il ministro dei beni culturali Lorenzo Ornaghi ha annunciato per il 2013 una cifra poco inferiore ai 390 milioni (389,8, contro i 411 del 2012 e i 527 nel 2001), considerando i tagli della spending review. 

L’Agis reagisce manifestando «forte preoccupazione» per il settore: «Così si mette in discussione l'attività di molte imprese e dei loro lavoratori. Lo spettacolo, inascoltato, richiede da anni un serio rifinanziamento del Fondo Unico dello Spettacolo, indispensabile per riformare il settore». 

Da un lato permane la forte presenza della pirateria, dall’altra avanzano proposte concrete. Il debutto anticipato al giovedì dei nuovi titoli si è rivelato vincente, ma non sufficiente, se non supportato da iniziative promozionali, come la diminuzione del costo del biglietto, richiesta sia dai consumatori del Codacons che da alcuni produttori. 

Un altro passo potrebbe essere l'attuazione del decreto per regolamentare gli investimenti delle tv nel cinema, come spera anche il presidente Anica Riccardo Tozzi, o la festa del cinema a 3 euro.

lunedì 4 febbraio 2013

Cinema: The Doors live at the Bowl '68


Per la prima volta sul grande schermo, distribuito da Microcinema in 300 sale, in versione integrale, “The Doors Live At The Bowl '68”registrato il 5 luglio del 1968 all’Hollywood Bowl di Los Angeles.

Il concerto della band di Jim Morrison è stato rimasterizzato da Bruce Botnick, che all’epoca si occupò della registrazione su un otto piste a bobina, e che oggi ha ricostruito il video integrale dell’evento garantendo un miglioramento qualitativo senza precedenti con audio surround 5.1.
Considerato dai critici la miglior performance mai registrata in video da Morrison e dal suo gruppo, il concerto porta al cinema l’emozione di una serata live, con immagini nitide, audio perfetto e  note magiche che vanno da Light MyFire a When The Music’s Over passando per Back Door Man e The End.







venerdì 25 gennaio 2013

Cena tra amici

Pinocchioindex: Pagellapolitica.it smaschera le tante favole che ci sono state raccontate


Da qualche giorno in rete sta girando un'immagine che riassume alla perfezione quello che sta accadendo (e che è accaduto anche in passato) nelle "tribune politiche" più disparate. Per non parlare poi di tutti i vari comizi di quartiere/città/regione…

Ci sembrava doveroso, e divertente, pubblicarla!!! :-)

In fin dei conti...
…come poter dare torto a questa foto?



Da fonte pagellapolitica.it, infatti, arriva un dato impressionante...anzi in realtà penso proprio che molti già lo conoscevano o se lo aspettavano: ebbene l'87% delle favole che il vecchio lupo Silvio ci ha raccontato, poi non sono terminate con il classico "e vissero tutti felici e contenti"!!! 
Speriamo solo di poter presto iniziare a raccontare di lui dicendo : "c'era una volta" (e adesso non c'è più!!!)


martedì 22 gennaio 2013

Il Grande e potente Oz - Viva quel regno dove tutto è fantasia

Dopo “La casa”, “L’armata delle tenebre”, la trilogia di Spider Man e molti altri film come regista e produttore, Sam Raimi è tornato dietro la macchina da presa per il nuovo kolossal Walt Disney Studios. Naturalmente lo accompagna un grande cast di attori, tra cui James Franco, Mila Kunis, Rachel Weisz, Michelle Williams e Zach Braff. 

Avventura e fantasia sono gli ingredienti magici de Il grande e potente Oz, in Italia sui grandi schermi dal 7 marzo, che ci porterà alla scoperta delle origini del mago di Oz, personaggio nato dalla penna dello scrittore statunitense Lyam Frank Baum.
Già dal trailer si intuisce che questa pellicola ci lascerà incollati alle poltrone per capire se il mago, venuto dal Kansas, riuscirà a salvare il regno di Oz e a sconfiggere la strega maligna!
La Disney sceglie quindi, queste volte, di raccontare le origini del mago di cui tutti abbiamo sentito almeno una volta parlare, a cui leghiamo l’immagine delle scarpette rosse da battere sui tacchi per tornare a casa.
Oscar Diggs è l’illusionista di un piccolo circo e protagonista di questa fantastica avventura. Catapultato nel meraviglioso regno di Oz, fama e fortuna lo seguiranno. Tutti credono, infatti, che sia la persona che finalmente salverà gli abitanti del regno. Tre streghe d’eccezione, Mila Kunis, Rachelle Weisz e Michelle Williams, accompagneranno Oz nel percorso per diventare non solo un grande e potente mago ma soprattutto un uomo migliore.  

 “Puoi fare molto più di quanto immagini.” sussurra, infatti, la strega Glinda al mago.
Su Facebook  https://www.facebook.com/Ozilfilm  e Twitter http://twitter.com/OzilFilm  potrete scoprire alcuni dei retroscena del film in attesa dell’apertura dei botteghini.
Buona magica visione.






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lunedì 14 gennaio 2013

Su Cubovision documentari da Oscar


Presentato con grande successo lo scorso dicembre in esclusiva su Cubovision,  "AIDS: Cronaca di una rivoluzione" (How To Survive a Plague) il film di David France sulla lotta all'AIDS, viene riproposto dopo la nomination agli Oscar® 2013.


E' la storia della lotta senza quartiere che il gruppo di attivisti della comunità gay-lesbica di New York, riuniti sotto il movimento ACT UP, ha combattuto dalla fine degli anni '80 per ottenere che l'HIV-AIDS divenisse una questione di interesse pubblico, affinché le autorità, i legislatori, il servizio sanitario e le multinazionali farmaceutiche americane si attivassero per combattere l'AIDS, la peste del secolo.
Altra novità del Canale Reportage di Cubovision - che propone solo inchieste e documentari di grande attualità e in esclusiva, distribuiti da CDI-Camera Distribuzioni Internazionali è la presentazione di Maurizio Caprara, giornalista, corrispondente diplomatico del Corriere della Sera, che guida lo spettatore alla visione di Reportage di notevole impatto socio-politico.




La presentazione dei nuovi titoli di gennaio comincia proprio con un altro titolo candidato agli Oscar® 2012 e Gran Premio della Giuria al Sundance Film Festival 2011: "Hell and Back Again", “All'inferno e ritorno”. "Abbiamo scelto di partire proprio da questo documentario - dichiara Caprara - poiché nel 2013 si intensificherà il ritiro graduale dei militari italiani dall'Afghanistan".
Si tratta di una straordinaria opera di cinema vérité contemporaneo sulla "guerra quotidiana" di un marine: sergente prima al comando di un plotone sul fronte afghano e poi reduce invalido a casa, nel North Carolina.

Un film documentario fuori dal comune.

Il 25enne sergente dei Marines Nathan Harris è alla testa del 2° plotone della Compagnia Echo, inviata nel sud dell'Afghanistan nell'estate del 2009 per una missione speciale dietro le linee nemiche.


Per sei mesi guiderà il plotone nelle incursioni e negli assalti alle roccaforti talebane, fino a che, gravemente ferito in un'imboscata, verrà rimpatriato. L'esperienza del ritorno a casa non è meno drammatica: tra i dolori della riabilitazione e i disagi del reinserimento nella società civile, l'amore della moglie Ashley, sempre al suo fianco con pazienza e comprensione immense, riuscirà forse a lenire qualche ferita.


 "Hell and Back Again" è l'eccezionale e pionieristica opera prima del fotoreporter di guerra Danfung Dannis, che ha effettuato tutte le riprese esclusivamente con una reflex digitale, in full HD.

Sottolinea Caprara: "Riguarda questa stessa parte del mondo anche Pakistan Top Secret di Edward Watts. Perché i nostri soldati, non soltanto gli americani, erano andati in Afghanistan? Perché da lì erano state preparate le azioni contro le Torri Gemelle. E la seconda parte dell'inchiesta della BBC è dedicata agli anni trascorsi nell'ombra da Osama Bin Laden".

Nel documentario viene scandagliato il controverso ruolo del Pakistan nella scacchiera internazionale, nella guerra in Afghanistan e nei rapporti con i Talebani e Al Qaeda.

Realizzato dopo l'uccisione di Osama Bin Laden, questo speciale BBC rivela come il governo pakistano e i suoi servizi di intelligence abbiano contribuito ad alimentare il conflitto in Afghanistan e continuino a controllarlo e a manipolarlo per i propri scopi.

Sempre dalla BBC, "Cioccolato: un'amara verità" di Paul Kenyon, una delle firme di punta di Panorama, la prestigiosa testata giornalistica di BBC. Circa il 60% del cacao mondiale è prodotto in due paesi africani: il Ghana e la Costa d'Avorio, dove oltre dieci milioni di persone dipendono dalla coltivazione e dalla raccolta del cacao. Molti di loro sono bambini - sfruttati come schiavi - spesso fatti arrivare dai paesi limitrofi dai trafficanti di uomini. Nel 2001 l'industria del cioccolato ha firmato un protocollo per certificare che il cacao utilizzato non proviene da piantagioni che sfruttano il lavoro minorile. A nove anni di distanza, Paul Kenyon indaga per verificare se l'applicazione del protocollo sia servita a qualcosa.

Per farlo, in un paese in cui i giornalisti che provano ad indagare sul cacao vengono arrestati ed espulsi, Kenyon si finge mercante di cacao e conduce la sua inchiesta in undercover.


I risultati mettono a nudo un'amara verità, nonostante le promesse, lo sfruttamento del lavoro minorile è ancora radicato nella filiera del cacao e lo stesso protocollo è più un accordo di facciata che una sostanziale presa di posizione contro il fenomeno.