lunedì 28 novembre 2011

Reduce da una giornata stressante: Le Gruyere ti calma

E' stato provato scientificamente che dopo qualche ora di alta concentrazione sul lavoro è necessario rilassare la mente e i muscoli per poter essere ancora attivi. A me capita tutti i giorni, soprattutto nel pomeriggio lavorativo, di sentirmi affaticato e meno produttivo.
Una giornata all’insegna del: “fai questo, fai quello, sistema questo, hai chiamato a Tizio? Perché no? Recupera subito e come finisci, se riesci (ovviamente significa DEVI), dovresti farmi avere la recensione su cui stavi lavorando entro le 16.” E tu li a pensare.. “Come le 16?.. ma sono le 15:50 adesso!” .. lo puoi solo pensare, non dire, perché tanto conosceresti già la risposta.
Quando queste giornate diventano abitudine, bisognerebbe trovare una soluzione (che non è licenziarsi come molti di voi avrebbero pensato).
Prima ho provato con la palestra in pausa pranzo, ma mi rendevo conto che ero troppo affamato a quell’ora per poter sopportare un pasto leggero seguito da un’ora di attività, nulla da fare.
Dopo svariati tentativi, ho finalmente trovato ciò che mi ci voleva. Girovagando nella rete ho trovato questo video che consiglia un rimedio "non-convenzionale" contro lo stress:



Nonostante fossi demotivato dai fallimenti precedenti e con aspettative di successo prossime allo zero.. mi è bastato un primo boccone per sentirmi già più tranquillo. Non appena ho cominciato ad assaggiarlo, ho potuto apprezzare tutte le caratteristiche di questo prodotto che, come dice il video, TI CALMA per davvero!
Un assaggino ogni tanto a lavoro mi aiuta a restare concentrato e rilassato.. poi quando torno a casa ne approfitto per sbizzarirmi più che mai con innumerevoli ricette che si possono creare con Le Gruyère. Se ti manca l'inventiva o la creatività in cucina, basta visitare il sito http://gruyere.com
Io ho provato la "Piccata ai funghi e Gruyère AOC con pasta alle verdure", un prelibatezza che ti calma!
Clicca sull'immagine per la ricetta

sabato 26 novembre 2011

Assegnato a Pippo Baudo il Premio i Valori della Cultura – Premio Laurentum edizione 2011



Roma 30 novembre 2011– Per la V edizione del Premio i Valori della Cultura, il Centro Culturale Laurentum ha individuato in Pippo Baudo la giusta personalità a cui conferire il prestigioso riconoscimento.



Il Premio, che fino ad oggi è stato attribuito a Raffaele La Capria (edizione 2007), ad Antonello Venditti (edizione 2008), a Michele Placido (edizione 2009) e a Maria Luisa Spaziani (edizione 2010), mira ad insignire eminenti personaggi in campo artistico e culturale, che, attraverso l’uso della parola scritta, orale e musicata, si sono distinte per un’opera creativa di diffusione e promozione dei valori universali di cui la cultura è portatrice ed espressione.

Pippo Baudo riceverà il riconoscimento il 12 dicembre 2011 nel corso della cerimonia di premiazione del Premio Laurentum per la poesia edizione 2011, al Tempio di Adriano a Roma, perché: “attraverso il suo operato ha saputo promuovere la cultura non in chiave elitaria e ristretta bensì ampia e trasversale, per offrire e garantire pari opportunità di crescita e arricchimento ad una vasta platea di interlocutori, sia affrontando la difficoltà del vivere contemporaneo nelle problematiche socio-politiche ed etiche che affliggono la nostra società, sia offrendo spiragli di speranza attraverso la proposizione e l’adesione sentita e sincera a valori assoluti portatori di Bene e di pace. Con Baudo, che a buon diritto possiamo considerare uno dei migliori Padri della Televisione italiana, è stata inaugurata una tv la cui missione è un’operazione cultural-popolare e il cui scopo è creare una cultura di massa e con le Sue trasmissioni di maggior successo, caratterizzate da una trattazione di tematiche difficili e impegnative con un tono sempre chiaro e divulgativo, si è dimostrato che il servizio pubblico è in grado di raggiungere le vette della qualità, garantendo i risultati dell’audience.”

Ricevere un premio è una cosa che fa sempre piacere, poi ad una certa età è come una conferma, significa che hai lavorato bene, che qualcosa è rimasto, che è stato un lavoro capito e compreso – dichiara Pippo Baudo. In questo frangente, una giuria con dei membri così illustri e di prestigio conferisce maggiore autorità all'onorificenza. Mi fa piacere che premiando me si premi la "parola" perché è lo strumento con il quale fin dall'infanzia ho cercato di comunicare con il mio prossimo e che è il passaporto culturale più importante che l'uomo possegga. Mi auguro, per l'avvenire, di aver ancora tante parole da pronunciare e tantissime da ascoltare.

Pippo Baudo è considerato uno dei padri fondatori della televisione italiana. Detiene il record assoluto di conduzioni del Festival di Sanremo, ha calcato il palco dell’Ariston da padrone di casa ben 13 volte. La sua carriere televisiva, parte dagli anni ’60 e si dipana nella conduzione di noti programmi televisivi sia per le reti Rai che per quelle Mediaset. Cultore dell’arte e dello spettacolo in tutte le sue declinazioni è stato anche Direttore Artistico e Presidente del Teatro Stabile di Catania. Scopritore di talenti del calibro di Beppe Grillo, Heather Parisi, Lorella Cuccarini, Andrea Bocelli e Laura Pausini, si è messo alla prova anche come attore e scrittore di canzoni.

venerdì 25 novembre 2011

Doctor Video: nuove tecnologie per vecchi ricordi...


Ho ancora il ricordo annebbiato di quando mia madre voleva passare su VHS i filmini su pellicola che si trovavano a casa di mio nonno. Il matrimonio dei suoi genitori, gli eventi più importanti della famiglia, ricordi che il tempo, in questo modo, non avrebbe potuto farci dimenticare. E chiedeva informazioni per capire chi poteva farlo. Si, perché anche il nonnino si era tecnologizzato ed era passato al videoregistratore, questo nuovo portento della tecnologia.
Un’altra novità in casa nostra, invece, che aveva portato il videoregistratore era la nuova disposizione in casa della libreria. Non solo libri ma anche videocassette. Per non parlare poi della frenesia ed eccitazione di catalogare le videocassette che piano piano si moltiplicavano. Mio padre aveva elaborato la seguente tattica: scrivere su ogni VHS oltre al titolo, sulle fascette adesive che erano in dotazione (ve le ricordate?), anche un numero progressivo. Grazie a questo numero potevi agevolmente ritrovare su un quaderno dedicato allo scopo, quale film, documentario, evento familiare o sportivo era stato registrato. Peccato che le videocassette si moltiplicavano settimanalmente a vista d’occhio e la pazienza e l’impegno profuso dalla famiglia nei primi giorni svaniva rapidamente. Ci siamo ritrovati così ad essere sommersi dai supporti video senza rendercene conto. Tutto veniva registrato. Io avevo la mia videoteca personale con tutte le puntate di “Holly e Benji” registrate e tutti i film di Alberto Sordi e Carlo Verdone dei bei tempi!!!
Sembra un’epoca lontana eppure non sono passati così tanti anni. Sono arrivati in commercio i DVD, le memorie USB e gli hard disk: migliore qualità e minimo ingombro.
La domanda che ci si pone ora è: ma tutte le videocassette accatastate in cantina a prendere polvere che fine faranno? Beh, se non volete perdere i vostri ricordi più cari, gli avvenimenti più importanti del passato, i film che vi hanno lasciato un segno indelebile, che vi hanno fatto fare delle scelte importanti per la vostra vita, ho la soluzione al problema.

















Ho testato per voi Doctor Video, il nuovo dispositivo targato D-mail grazie al quale è possibile convertire i video analogici in digitale e salvarli su scheda SD, memoria USB e Hard Disk con la stessa qualità dell’originale, per poterli rivedere quando si vuole. Ed è il modo migliore per "digitalizzare" tutti i ricordi che stazionano su VHS.
È facile ed intuitivo: basta collegare Doctor Video con il cavo RCA o l’adattatore SCART/RCA (che si trovano in dotazione) al videoregistratore o alla videocamera, Premere Play sul videoregistratore/telecamera e REC su Doctor Video ed è fatta. La conversione in digitale ha inizio.
Poi mentre si trasferiscono i VHS su altri supporti si possono rivedere le immagini che scorrono sul display LCD 16:9 di Doctor Video. Funziona anche da player. Attraverso le 2 uscite video, si può collegare a qualsiasi televisore per riprodurre i video da Hard disk, USB e SD.

Ecco il regalo giusto per mia madre e la soluzione ai suoi problemi di spazio. Forse riusciremo a non sentirla più lamentarsi!  “Non so più dove mettere le cose”, “è sempre tutto in disordine”, etc. Non posso aiutarla con la mole di libri e giornali che abbiamo ma almeno le care e vecchie videocassette impolverate sparse in casa e in cantina troveranno rifugio in supporti che occupano uno spazio minimo e salvaguardano la qualità. Il nastro non si potrà più inceppare nel videoregistratore o rigare perché i nostri ricordi più cari saranno in salvo con Doctor Video!
Stimano che si possono salvare fino a 30 VHS o 60 miniDV su una classica memoria SD o USB. I filmati in VHS vengono convertiti in mpeg4: file di qualità, leggeri e facilmente condivisibili. Ciò significa che i nostri ricordi, se si vorrà, potranno andare in pasto agli amici in rete visto che non “peseranno” neanche troppo. Oppure, se volete un’altra dritta, io penso che farò un collage di vari video di ricorrenze familiari da proiettare dopo il pranzo di Natale! Già immagino le facce!
Informazione che credo vorrete sapere è il prezzo. Eccolo servito: € 169,90 (altra stima di D-Mail: il prezzo equivale alla conversione di circa 10 VHS in uno studio fotografico).  
E se comprate Doctor Video c’è un ulteriore vantaggio: parteciperete all’estrazione di una FIAT 500 fino al 31 dicembre 2011. Ricordatevi però di iscrivervi compilando la card che trovate nella confezione, oppure on line su www.doctorvideo.it o chiamando il numero verde800.372.372.
Scegliete il video convertito in mpeg4 a cui siete più affezionati o che ha un significato importante per voi, caricatelo su www.doctorvideo.it e aspettate. Il video più votato vincerà un iPad2 e ad estrazione chi lo ha votato potrà ricevere un iPhone4.
Una volta tanto so cosa regalare a mia madre per Natale. E le generazioni future della famiglia ne sapranno di più su come eravamo e quali erano le nostre abitudini.
I chili di troppo della mia fanciullezza non cadranno nell’oblio…grazie Doctor Video!!!


Articolo sponsorizzato

lunedì 14 novembre 2011

Road to Ruins Festival: dal 18 al 24 Novembre a Roma, suoni e visioni del rock

Il Road To Ruins è stato per dodici edizioni uno dei più importanti festival internazionali punk rock. Da quest'anno cambia pelle, ampliando la sua prospettiva anche al cinema e alla documentaristica musicale, mantenendo comunque l’originaria vocazione dedicata alla musica ‘live’.

Il palcoscenico diventa anche schermo cinematografico e lo sguardo si estende sull’intero universo musicale che ha come fulcro il rock in tutte le sue derivazioni. Strutturata in sette giorni di programmazione con oltre cento ore di proiezione ricchi di eventi e proposte che contribuiranno, per la prima volta in Italia, a presentare le più stimolanti produzioni documentarie e di finzione del momento. Le proiezioni saranno supportate da una serie di eventi distribuiti su tutto il territorio metropolitano, con presentazione di libri, showcase e concerti, set acustici, Dj set, improvvisazioni, incontri con gli autori e performance che daranno forma ad un’esperienza culturale a 360°.

Non solo un festival di cinema o musica, quindi, ma un momento per vivere in modo totalizzante l'esperienza artistica. La sala principale sarà lo storico Cinema Farnese situato nella splendida cornice di piazza di Campo de’ Fiori a Roma. L'area della città, chiamata ad ospitare gli eventi correlati, invece, sarà il quartiere Pigneto, un fitto reticolo di strade che negli ultimi anni è diventato il punto di riferimento della creatività e della dimensione multi-culturale della capitale.





lunedì 7 novembre 2011

Bicycle Film Festival: a MIlano dal 16 al 20 Novembre

Sarà a Milano dal 16 al 20 novembre prossimo l’appuntamento italiano con il Bicycle Film Festival, in cui si incontreranno ciclisti e cinefili provenienti da tutta la Penisola.


L’evento è parte di una più ampia rassegna internazionale che coinvolge in questo finire di 2011 molte tra le principali capitali mondiali: da New York a Londra, da Sidney a Tokyo, passando per Parigi e San Paolo, e ancora tante altre.
Il Bicycle Film Festival nasce da un’idea di Brendt Barbur, il quale pare abbia avuto l’ispirazione da un episodio accadutogli personalmente:
Brendt Barbur, direttore e fondatore del Festival, è stato “costretto” a lanciare il Bicycle Film Festival dopo esser stato investito da un autobus mentre era in sella alla sua bicicletta a New York City. Ha insistito per trasformare la sua esperienza negativa in una positiva. Nel 2001 Barbur ha promosso il Bicycle Film Festival come un’occasione per celebrare la bicicletta attraverso la musica, l’arte e, naturalmente, il cinema.
Il Bicycle Film Festival è stato un catalizzatore importante per il movimento urbano in bicicletta, una delle forze più potenti e culturalmente rilevanti dell’ultimo decennio. Il BFF è sicuro di portare avanti questo slancio nel prossimo decennio.
Nell’attesa, ci godiamo questo video divertente ed emozionante al tempo stesso, dal canale YouTube di BFF.