domenica 18 dicembre 2011

La tradizionale lista nera dei migliori script dell'anno abbandonati nei cassetti delle major. Fra i titoli 2011 il web tifa  "Chewie", ispirato a un personaggio-cult di "Guerre stellari". E poi crittografi gay, battaglie tra inventori, il lato oscuro delle missioni lunari. Nella speranza che alla fine arrivi Clooney: è già successo...

 

La Hollywood dei sogni del cassetto. Dei progetti finiti nel dimenticatoio. Dei desideri infranti. Dei capolavori che sarebbero potuti nascere, e che non vedranno mai la luce. E' suggestiva, l'immagine degli scaffali delle major popolati di sceneggiature prese in considerazione, magari approvate, ma poi bocciate (più o meno senza appello) dall'executive di turno. Decine, anzi centinaia. Tutte destinate all'oblio? Fino a un certo punto: perché un dirigente cinematografico chiamato Franklin Leonard compila, ogni anno, una blacklist dei film più interessanti non realizzati. Gli script trascurati, ma che avrebbero meritato miglior sorte.
Un elenco complessivo di 73 titoli, che comprende la top ten dei migliori progetti "abortiti", compilato sentendo circa 300 addetti ai lavori. E il risultato di questo lavoro di selezione è un elenco di trame più o meno esilaranti, più meno intriganti. L'altra faccia della medaglia, nell'ambito della settima arte. Alcune idee fanno sorridere, altre - almeno sulla carta - sembrano efficaci. Tra i magnifici dieci del 2011, a colpire di più - e infatti sta già facendo il giro del web - è un possibile film chiamato Chewie. Dove il titolo sta per il dimunutivo di Chewbacca, lo scimmione (o meglio, secondo la mitologia creata da George Lucas, un esponente della razza Wookie)
inseparabile da Han Solo-Harrison Ford nella prima trilogia Star Wars. Uno dei personaggi più amati dell'intera saga.

La sceneggiatura in questione, scritta da Evan Susser e Van Robicheaux, è un dietro le quinte della serie cult, centrato sulla lavorazione da incubo dei primi film. Il tutto raccontato dal punto di vista dell'attore inglese (altissimo) che interpretò Chewie, Peter Mayhew. Interpellati dal magazine Entertainment Weekly, i due autori dello script rimasto nel cassetto si dicono entusiasti della loro presenza nella blacklist. E confessano che la loro maggiore difficoltà, nel buttare giù il copione, è stata "essere obiettivi nei confronti di Star Wars: è un universo popolato di fan duri e puri, e noi stessi siamo grandi appassionati".

Non solo Guerre stellari, però. La lista nera delle migliori sceneggiature non realizzate spazia fra temi diversissimi, nello spazio e nel tempo. Ad esempio The Imitation Game, scritta da Grahan Moore, racconta la vicenda di colui che decodificò il celebre Codice Enigma utilizzato dai tedeschi durante l'ultima guerra mondiale. E che poi fu perseguitato in quanto omosessuale, fino al suicidio per avvelenamento. Sempre legato a temi bellici The Outsider di Andrew Baldwin: dopo la Seconda guerra, in Giappone, un americano ex prigioniero di guerra si fa strada nella yakuza, la mafia locale. 

Nel segno di un altro celebre fatto realmente accaduto è In the event of a moon disaster, di Mike Jones: ipotizza cosa sarebbe successo se la storica missione lunare dell'Apollo 11 fosse finita in tragedia. Legata in qualche modo alla storia vera (in un periodo ben più lontano, però) è The Current war di Michael Mitnick: la guerra senza quartiere fra Thomas Edison e George Westinghouse, duellanti per l'invenzione dell'elettricità. Tema classicamente catastrofista, invece, in The End di Eli Coleite: il mondo finirà in sei ore, e noi seguiamo la vita di tre diversi personaggi, in tre diverse parti del mondo. Restando sul piano dei generi con una lunga tradizione alla spalle, gli zombie sono protagonisti assoluti di Maggie: variazione sul tema morti viventi con al centro una famiglia di agricoltori.

Tutte trame bocciate dalle major, e ora rivalutate dalla blacklist. E non si tratta solo di un premio di consolazione: negli anni predecenti sceneggiature finite nella lista nera sono poi state ripescate, diventando pellicole di serie A. Come The Descendandts, diretto da Alexander Payne e con George Clooney protagonista, nelle sale italiane dal prossimo febbraio; o la commedia 50/50 di Jonathan Levine, con lo specialista del genere Seth Rogen. Chissà se anche qualcuno degli script 2011 avrà la stessa fortuna. Fan e social network, nel frattempo, il loro preferito già lo hanno individuato: Chewie, naturalmente. A dimostrazione che il fascino di Star Wars davvero non muore mai.

(fonte:repubblica.it)

 

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