venerdì 1 ottobre 2010

Il 15 Ottobre arriva in Italia ''Adele e l'enigma del Faraone'' l'ultimo film di Luc Besson ispirato ai fumetti di Jacques Tardi

Il regista e' oggi a Roma per presentare il suo ultimo film. ''Su Adele - dichiara - abbiamo fatto tantissimo lavoro di pre-produzione e mi sono molto concentrato su quella fase anche perche' per la prima volta non ero il produttore del film. Avere un produttore, Virginie Besson-Silla, mia moglie, e' stata un'esperienza molto piacevole perche' ho avuto la possibilita' di dedicare tutte le mie energie alla regia. E sono stato molto esigente anche e soprattutto con me stesso. Volevo a tutti i costi che questo film riuscisse bene e desideravo che il processo di montaggio fosse solo un'esperienza piacevole''.

''E' vero - aggiunge - che lavoro spesso con la stessa troupe perche' sono tutti molto bravi, dei veri 'guerrieri' come li definirebbe qualcuno, ma non pretendo che lavorino solo per i miei film. Sono felice quando so che vanno negli Stati Uniti, in Cina o in qualunque altro paese a lavorare per altri registi. Cosi' facendo hanno l'occasione di vedere cose diverse, di fare nuove esperienze che poi vanno ad arricchire anche il mio lavoro. La cosa importante per me e' che abbiano ancora la voglia di provare cose nuove, di sperimentare e di spingersi oltre, sempre, un passo piu' in la', un film dopo l'altro...

Ogni film e' un'esperienza a se' per via della storia, dei personaggi, degli attori e delle persone che incontri ma anche e soprattutto per come sei tu quando lo stai realizzando. Quando fai il tuo primo film, e' tutto nuovo.

Avevo vent'anni quando ho diretto The Last Combat. Poi il tempo passa e a 25-30 anni non sei piu' la stessa persona, come non lo sei a 40, o a 50... C'e' una sorta di complessa alchimia tra la tua crescita spirituale e intellettuale e le esperienze pratiche. Ma il punto e' che quando comincio a girare un film, devo sapere come mettero' a frutto tutte le esperienze passate e come al contempo riusciro' ad adottare un approccio nuovo e fresco sulle cose, perche' e' questo il segreto della riuscita di un film''.

Per 'Adele e l'enigma del Faraone', spiega quindi Besson, ''tutto e' cominciato circa dieci anni fa quando mi sono letteralmente innamorato della sua eroina, Adele. Ho contattato subito Tardi che sfortunatamente mi disse che aveva gia' affidato l'adattamento cinematografico di Adele ad un altro regista.

Rimasi molto deluso ma anche felice che avesse scelto un 'grande' regista e gli augurai ogni bene. Aspettai con impazienza l'uscita nelle sale. Dopo tre anni di inutile attesa, richiamai Tardi che mi disse che il progetto con quel regista era saltato e che per il momento aveva abbandonato l'idea di un adattamento cinematografico di Adele. Ma io, deciso a fargli cambiare idea, l'ho incontrato diverse volte e ho sempre cercato di rassicurarlo facendogli vedere quello che avevo fatto fino ad allora. Abbiamo aspettato un altro anno per poter ricomprare i diritti di Adele e alla fine dopo sei anni di attesa ed estenuanti trattative sono riuscito a convincere Tardi a cedermeli''.

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