mercoledì 16 maggio 2012

Per il bicentenario di Frankenstein Hollywood pensa in grande

Dopo i vampiri e gli zombi, un’altra creatura non morta punta a rianimare la creatività agonizzante degli sceneggiatori hollywoodiani: Frankenstein. Rapito dal cinema già nel 1910, il mostro nato tra il 1816 e il 1818 dalla penna dell’inglese Mary Shelley sarà protagonista di un vero revival a partire dalla fine di quest’anno. Tra il 2013 e il 2016, anniversario del bicentenario della creatura, le major hanno già messo in cantiere quattro progetti su di lei e altrettanti sarebbero in cerca di regista: il primo film ad arrivare in sala sarà I, Frankenstein, tratto dalla graphic novel di Kevin Grevioux, che avrà come protagonista un inedito mostro alle prese con una banda di demoni desiderosi di strappargli il segreto dell’immortalità.


Annunciato da anni ma ancora in attesa della luce verde, sarebbe invece fermo il remake de La moglie di Frankenstein, bloccato dal doppio rifiuto di Scarlett Johansson e Anne Hathaway. Non perde tempo Guillelmo Del Toro, con il suo Frankenstein, al cinema nel 2014: «Non sarà un mostro muscolare e potente, alla Boris Karloff – ha detto Doug Jones, lanciato da Del Toro ne Il labirinto del fauno e scelto come protagonista del film - il nostro Frankenstein sarà una creatura scheletrica, asciutta, male assemblata, molto commovente». Ma a interessare gli autori hollywoodiani non è solo il mostro: se Frankenstein di Shawn Levy punta sulla storia dell’assistente Igor, sia The Casebook of Victor Frankenstein, prodotto da Sam Raimi, sia This Dark Endeavor, dei produttori di Twilight, saranno entrambi alle prese con giovinezza e amori del professor Frankenstein, più che con le stranezze della sua creatura.

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